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1. |
Storia comune (maxmex)
05:02
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STORIA COMUNE
(Massimo Messina)
Dovunque vai,
benvenuta in me,
storia comune sei felice?
Dovunque vai,
benvenuta in me,
storia comune sei felice?
Dovunque sei,
tu respira in me,
storia comune della luce.
Dovunque vai,
continua in me,
saluta in me,
storia dolce.
Dovunque sei,
cammina in me,
sorridi in me,
cancella tutto.
Dovunque vai,
tu cavalca in me,
storia comune della roccia.
Dovunque sei,
tu riposa in me,
storia comune della pace.
Dovunque vai,
ritorna a me,
ricomincia in me,
storia nuova.
Dovunque sei,
tu brilla in me,
risplendi in me,
nel mio universo.
E se sarai felice,
ascoltami,
rispondimi.
E se sarai veloce,
aspettami,
ricordami…
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2. |
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MIO PADRE E LA NOTTE
(Massimo Messina)
Tutte le volte
che passo da questa fontana,
alle spalle del porto,
ripenso a mio padre
con la lampada in mano,
la sua bicicletta
che solcava le strade.
Coi suoi respiri di fumo,
controllare la notte
chiusa ad un catenaccio,
con le galosce rotte
dal dovere e dal fango,
apparire nel buio
senza un volto, un cognome.
Tutte le volte che cerco
di riprendere sonno e non riesco,
rivedo la sua faccia tranquilla
che mi sorride felice
e mi prende per mano
e mi porta a vedere
una stella cometa.
E stiamo senza parlare,
con il cuore e lo sguardo
perso e meravigliato
tra le stelle del cielo.
Quando mi sento sfinito,
io ripenso a mio padre,
lì, a difendere un’ombra,
con la sua rivoltella,
i suoi occhi di tosse
ed in tasca,
la voglia di ritornare a casa.
Tutte le volte che è festa,
ogni sabato sera,
quando viene Natale,
mi sembra di scorgere dalla finestra
una luce che arriva
ma è solo il vento a bussare.
Tutte le volte che ho freddo,
che non trovo il coraggio,
che non credo,
io sento la sua voce che chiama.
E poi risento lo sparo
e mi sveglio di colpo
ma non so cos'è stato
e mi sento trafitto
da un triste ricordo.
Ma non pensavo, davvero,
che "eri bevuto",
che "avevi sgarrato".
Ti chiedo perdono.
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3. |
C'è tempo (maxmex)
05:31
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C’È TEMPO
(Massimo Messina)
C'è tempo per guardare il mare
corrompersi nel suo colore.
C'è un tempo per gioire
e un tempo per gridare amore.
C'è tempo per fissare il cielo,
le nuvole fredde sul viso.
C'è un tempo per partire
e un tempo per il tuo dolore.
C'è tempo per voltarsi indietro,
capire dove si è sbagliato.
C'è un tempo per guarire
e un tempo che non è bastato.
C'è tempo per il tuo sospiro,
salire per cogliere il frutto.
C'è un tempo per pregare
e un tempo per il tuo peccato
E tempo di aspettare
il treno che non è passato.
Che cosa c'è dentro nel cuore?
Che cosa c'è dentro ai tuoi occhi?
Cosa splende nel tuo viso,
e che cosa rende bello
il tuo stupore?
Se vuoi, puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
Su dimmi,
cosa c'è dentro le mani?
Cosa nascondi nei silenzi?
Cosa incendia il tuo respiro
e che cosa rende lieto
un giorno inutile?
Se vuoi,
puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
Volare è facile
anche se è difficile.
Se vuoi,
puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
C'è tempo per guardare il sole
nascondersi nel tuo mattino.
C'è un tempo per dormire
e un tempo per restare al buio.
C'è tempo per toccarsi il viso,
scavar le rughe con la mano.
C'è un tempo per pensare
a un tempo bello com'è stato.
E il tempo che ora paghi,
è il tempo che non hai vissuto.
Che cosa c'è dentro nel cuore?
Che cosa c'è dentro ai tuoi occhi?
Cosa splende nel tuo viso,
e che cosa rende bello
il tuo stupore?
Se vuoi,
puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
Su dimmi,
cosa c'è dentro le mani?
Cosa nascondi nei silenzi?
Cosa incendia il tuo respiro
e che cosa rende lieto un giorno inutile?
Se vuoi,
puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
Volare è facile
anche se è difficile.
Se vuoi,
puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
Su dimmi,
cosa c'è dentro nel cuore?
Che cosa c'è dentro ai tuoi occhi?
Cosa splende nel tuo viso,
e che cosa rende bello il tuo stupore?
Se vuoi,
puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
Volare è facile
anche se è difficile.
Se vuoi,
puoi arrabbiarti
e rider quando vuoi,
tu puoi.
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4. |
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VUOI VOLARE? (nel mio cuore)
(Massimo Messina)
Troppi suonatori di chitarra,
troppi volti buoni e lindi,
vuoi volare?
Troppi incantatori di serpenti,
troppi aquiloni freschi,
vuoi volare?
Troppi auguri,
troppi complimenti,
troppi amici.
Cara,
vuoi volare nel mio cuore?
Vuoi volare?
Troppi mari aperti
di cristallo verde,
troppe barche calme,
vuoi volare?
Troppi mangiatori
di speranze calde,
troppi saltatori,
vuoi volare?
Troppe lune bianche,
troppe stelle e magici tappeti.
Vuoi volare nel mio cuore?
Vuoi volare?
Guarda dove vai!
Troppi passeggeri
e troppe isole felici,
file di alberghi,
c'è tutto quello che vuoi.
Tu rinuncerai,
se in me volerai.
Troppi sognatori
e bei discorsi fumanti di pace,
attenta,
quello che ascolti o vedrai,
tu lo perderai,
se in me volerai.
Troppi show
e commedie americane,
comiche finali.
Vuoi volare nel mio cuore?
Vuoi volare?
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5. |
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CARA STELLA, STELLA MIA
(Massimo Messina)
Cara mia stella, stella mia,
anche io ho sbagliato tante volte,
ho confuso il giorno con la notte
e non c'è futuro per me.
Cara mia stella, stella mia,
che risplendi in un nero orizzonte,
hai espiato in parte le mie colpe
e ora paghi il conto per me.
Se davvero sei infelice,
corri, scappa via da me.
Cara stella, stella mia,
che cosa mi vuoi dare?
Ho bisogno anch'io
di te per respirare
e hai bisogno tu di me,
ma hai bisogno soprattutto
di un mare.
Quando il tuo bel cielo troverai
ed avrò bussato alle tue porte,
elemosinato le risposte,
maldicendo strade di te.
Quando stanco mi addormenterò
con la mia preghiera sotto un ponte,
confondendo il sonno con la morte,
solo allora è pace tra noi.
Perché l'oro si divide,
ma è il carbone amaro che va
caricato su una spalla.
Qualcuno deve andare,
a spianare le montagne da scalare,
a cercare quella terra da arare.
Dunque si va,
col mio carro di buoi
a dormire su pietre e su spine.
Dunque si va,
senza voltarsi mai,
verso terre di vento e di sole.
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6. |
Prenditi tutto (maxmex)
03:05
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PRENDITI TUTTO
(Massimo Messina)
Ora che sai tutto del vento,
ora che sai tutto di tutto,
ora che sai tutto di me,
prenditi tutto.
Prenditi tutto,
ora che è finito il cielo,
ora che è spento il mio viso.
Coraggio,
prenditi tutto,
il mio silenzio,
il respiro intossicato
da un vento di terra e polvere.
Prenditi il letto
che hai scombinato,
il mio corpo
che hai profumato,
l'inverno,
che possa pungerti!
Prenditi tutto
e vola lontano da me.
Ora che sai il sole,
di realtà di vetro,
ora che sai tutto del vino,
che ubriaco guardo
e non vedo che il riflesso,
prenditi tutto,
il giorno,
il mio appetito,
il mio dolore di marmo.
Ti prego,
prenditi tutto,
queste lenzuola di pianto
dimenticate dal sonno,
la solitudine.
Prendi il mio grido
che è soffocato nel petto,
prenditi pure l'inferno,
che possa ardere!
Prenditi il mondo,
le stelle e l'universo,
prenditi pure il mio orgoglio,
non so che farmene.
Prenditi tutto
e vola lontano da me.
Ora che sai tutto del vento,
ora che sai tutto di tutto,
ora che sai tutto di me,
prenditi tutto.
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7. |
Vedi amore (maxmex)
05:07
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VEDI AMORE
(Massimo Messina)
Che profumo di limoni
viene da questo viale,
lo respiro nei polmoni,
me lo cerco nelle mani
e assaporo tutto il sole,
lo potessi conservare
nel mio petto fino a sera,
per poterti riscaldare.
(Non sei con me)
Si potrebbe esser felici
soltanto con il cuore,
masticando le radici
di sé stessi, sotto il sole,
abitando le pareti
fiorite dei pensieri,
si potrebbe essere ricchi
soltanto di noi stessi.
E agitando le anime,
liberando la ragione,
dissolvendo il buio
con le fiaccole del nostro amore.
Vedi amore,
è difficile spiegare,
la mia bocca resta asciutta di parole,
le mie mani sono spicciole di gesti,
i miei occhi
sono specchi di contemplazione.
L'orizzonte
sembra un vetro da scalfire,
con lo sguardo
si potrebbe frantumare,
il silenzio si potrebbe calpestare,
come un foglio,
anche il cielo si potrebbe aprire.
E cadendo come foglie
dagli alberi lungo i viali,
non saremmo dunque morti
ma soltanto addormentati,
in attesa che quel vento
ci possa risvegliare,
in quel folle girotondo
che solo lui sa fare.
(Non sei con me)
E sia solo l'universo
umile testimone
di quest'ampia genesi
e complice della nostra unione.
Vedi amore,
è difficile spiegare,
la mia bocca resta asciutta di parole,
le mie mani sono spicciole di gesti,
i miei occhi
sono specchi di contemplazione.
L'orizzonte
sembra un vetro da scalfire,
con lo sguardo
si potrebbe frantumare,
il silenzio si potrebbe calpestare,
come un foglio,
anche il cielo si potrebbe aprire.
Vieni su
a distendere questo cielo,
non c'è niente di strano,
a coprire questo sole
nel suo sonno da bambino.
Vedi amore,
è difficile spiegare,
la mia bocca resta asciutta di parole,
le mie mani sono spicciole di gesti,
i miei occhi
sono specchi di contemplazione.
L'orizzonte
sembra un vetro da scalfire,
con lo sguardo
si potrebbe frantumare,
il silenzio si potrebbe calpestare,
come un foglio,
anche il cielo si potrebbe aprire.
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8. |
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TU NON TI ACCORGI
(Massimo Messina)
Tu non ti accorgi
della gente che ti passa accanto
e del rumore che fracassa intorno,
e scansi le macchine del centro.
Tu non ti accorgi mai
dei viaggi in cerca di fortuna,
delle missioni incerte sulla luna,
e accendi la fiaccola che hai dentro.
Tu non ti accorgi,
è musica nei tuoi pensieri,
passeggero ormai dell'amore
che fa ballare il nostro cuore
come una canzone.
Agiti la testa,
batti le tue mani,
svelto incroci i piedi
mentre ti allontani,
sposti le tue spalle
come un'altalena,
lento avviti il collo
mentre esci di scena.
Prendi la rincorsa e salti su,
poi ricadi sulle gambe
come fossi sulla luna.
Canti ad alta voce,
schiocchi le tue dita,
non ti frega niente,
questa è la tua vita,
non cerchi risposte
nel tempo che fugge via,
l'acqua ti bagna,
il vento ti asciuga.
Passi tra vetture ed alberi,
poi scompari tra le foglie,
verso giorni sconosciuti.
Tu non ti accorgi
della moda che ora sta cambiando,
di questa vita che ti ostenta il marchio,
e scansi le trappole del mondo.
Tu non ti accorgi mai
se imbocchi una via sicura,
pronta consegna, nuova,
chiavi in mano,
e macini distanze come un treno.
Tu non ti accorgi
e giri la tua vita a piedi,
una nota che sembra dolcissima
e trasporta il tuo bel cuore
come un aquilone.
Agiti la testa,
batti le tue mani,
svelto incroci i piedi
mentre ti allontani,
sposti le tue spalle
come un'altalena,
lento avviti il collo
mentre esci di scena.
Prendi la rincorsa e salti su,
poi ricadi sulle gambe
come fossi sulla luna.
Canti ad alta voce,
schiocchi le tue dita,
non ti frega niente,
questa è la tua vita,
non cerchi risposte
nel tempo che fugge via,
l'acqua ti bagna,
il vento ti asciuga.
Passi tra vetture ed alberi,
poi scompari tra le foglie,
verso giorni sconosciuti.
Ed il dubbio non ti assale
ed il sogno non scompare,
non t'importa del passato,
del futuro…
Canti ad alta voce,
schiocchi le tue dita,
non ti frega niente,
questa è la tua vita,
non cerchi risposte
nel tempo che fugge via,
l'acqua ti bagna,
il vento ti asciuga.
Passi tra vetture ed alberi,
poi scompari tra le foglie,
verso giorni sconosciuti.
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9. |
Dormi ancora (maxmex)
04:51
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DORMI ANCORA
(Massimo Messina)
Dormi ancora,
non svegliarti,
stringimi.
Dormi ancora,
io resterò qui.
Cosa sogni?
E se i tuoi sogni sono felici,
quegli orologi si fermano.
E se i respiri sono più dolci,
tutti i grigiori svaniscono.
Dormi ancora,
com'è bello averti qui
e guardarti,
non svegliarti più.
Dammi le mani.
E se i tuoi baci sono sinceri,
tutti quei prati fioriscono.
E se i tuoi sguardi sono veloci,
tutti i miei giorni sorridono.
Se tu dormi ancora,
io resterò qui,
perché tutto finisce
e l'amore che è in noi
vuole scoppiare
e brucia ormai.
Tutto si perde,
ma quel sogno che è in noi
non muore mai,
fino a quando tu lo vuoi,
lui vivrà.
Resta ancora,
non lasciarmi al buio.
Che cosa pensi?
E se i pensieri sono di pace,
i mari grossi si calmano.
E se tu dormi,
tutti i malanni,
tutte le guerre finiscono.
Così,
solo un giro nel silenzio tuo,
perché tutto finisce
e l'amore che è in noi
vuole scoppiare
e brucia ormai.
Tutto si perde,
ma quel sogno che è in noi
non muore mai,
fino a quando tu lo vuoi
lui vivrà.
Dormi ancora,
dormi ancora qui.
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10. |
Domani io parto (maxmex)
02:59
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DOMANI IO PARTO
(Massimo Messina)
Forse per le troppe lacrime,
forse per le troppe nuvole,
sto pensando a te
o forse pure tu mi stai pensando.
E nella notte che sale,
dormire non mi va,
forse per le troppe lacrime,
forse per le troppe nuvole.
Forse per le mie girandole,
forse per i miei troppi scrupoli,
cosa far non so,
oppure se lo so
e sto scrutando l'orizzonte,
non vedo veloci novità.
Forse per le mie girandole,
forse per i miei troppi scrupoli,
domani io parto,
domani, davvero,
domani, da solo,
domani, sicuro.
Dunque, domani io parto,
non credermi se vuoi.
Forse per le troppe favole,
forse per i mille infranti sogni
ma domani io parto,
domani, davvero,
domani, da solo,
domani, sicuro.
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11. |
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STO VOLANDO TROPPO
(Massimo Messina)
La vita mia è lenta
e corre come il vento,
è una poesia allegra
e sfocia in un pianto.
Senza pietà cammina
e inciampa in un perdono,
è una commedia lunga,
è storia di un atto.
Sto volando troppo,
sto cadendo giù,
sto volando troppo,
fallo anche tu.
È una bugia,
la verità è che sto mentendo,
di vanità mi acceca
il buio più brutto.
Il mio respiro
è un grido che sta soffocando,
è come un cigno
che ora sfugge al suo canto.
Più di così non posso correre,
così leggero no,
più di così lontano mai,
più di così, eternamente.
Sto volando,
sto cadendo giù,
sto volando troppo,
fallo anche tu.
Sto volando,
sto cadendo giù,
sto volando troppo,
fallo anche tu.
È una sorpresa
e gira in un verso scontato,
apre le braccia
e finta un salto nel vuoto.
È una bonaccia eterna,
io voglio un po' di vento,
una tempesta mi trascini nel fondo.
Più di così non posso correre,
così leggero no,
più di così lontano mai,
più di così, eternamente.
Sto volando,
sto cadendo giù,
sto volando troppo,
fallo anche tu.
Sto volando,
sto cadendo giù,
sto volando troppo,
fallo anche tu.
Più di così non posso correre,
così leggero no,
più di così lontano mai,
più di così, eternamente.
Sto volando,
sto cadendo giù,
sto volando troppo,
fallo anche tu…
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maxmex Palermo, Italy
Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.
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