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IL vento sulla pelle (Maxmex)

by maxmex

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1.
È SERA (Massimo Messina) È sera ma verrà il mattino, fioriran le rose, tornerà il sereno e ogni stella troverà riposo. Poserà leggera la sua mano e il vento sulle fresche viole, suonerà lontano, dolce l'eco dei gabbiani in volo e le onde gli faranno il coro. E dal mare aperto, voleranno verso il cielo, come un arco, tutti insieme con un salto, tanti pesci colorati ed i bimbi muti a guardarlo. È sera ma verrà il mattino coi suoi mille occhi da sfamare e il riso dalle bocche scorrerà di nuovo. Brillerà di sole e di oro zecchino la mia terra e il cuore batterà più piano. Niente santi, niente più perdono ma diamanti senza più un tesoro da cercare e a tutti troppo caro. Non è vero, non è strano se poi i mandaranci scoppieranno in un fuoco colorato a ridarci a tutti il bentornato. Non è strano, non è vero ma se i pesci muti parleranno tutti i sordi, credi, sentiranno così ché anche i ciechi ci vedranno. È sera ma verrà il mattino...
2.
VOGLIO IL MONDO (Massimo Messina) Non è mai troppo tardi, non è mai troppo tardi, per provare ancora, per ricrederci. Basta un'eco di luce basta un filo di voce per vedere al buio, per parlare. Benvenuta sia la ragione, bene la follia e il dolore. Voglio tutto, tutto, tutto il mondo. Tutto, tutto, tutto il mondo. Ho un pensiero felice, ho un pensiero felice per volare via dalla polvere. Basta un gesto di pace, basta un grido feroce per sperare ancora, per lottare. E che il vento sia la mia casa e il pensiero sia come foglia. Voglio tutto, (voglio) tutto, (io voglio) tutto il mondo. (voglio il mondo) Tutto, (voglio) tutto, (io voglio) tutto il mondo… (voglio il mondo) Tutto, tutto, tutto e l'universo. Tutto, (io voglio) tutto, (io voglio) tutto il mondo. (Io voglio il mondo) E che l'allegria sia il mio pane, fame, anoressia, guerra e pace. Voglio tutto, (voglio) tutto, (io voglio) tutto il mondo… (voglio il mondo) Tutto, (io voglio) tutto, (io voglio) tutto il mondo. (Io voglio il mondo) Tutto, (io voglio) tutto, (io voglio) tutto il mondo. (Io voglio il mondo) Tutto, (io voglio) tutto, (io voglio) tutto il mondo. (Io voglio il mondo) Tutto, tutto, tutto il mondo. Tutto, tutto, tutto il mondo …………….
3.
TI ADDORMENTERAI (Massimo Messina) Ti addormenterai, partirai verso mondi lontani e come le foglie ti accartoccerai, il vento ti raccoglie. Ti addormenterai, ecco che la tua stanza si chiude e si apron le porte della verità, tutto si nasconde. Come fanno tutti quei bambini senza età che non hanno gloria, planerai nel buio ma poi ti risveglierai in un'altra storia. Come fanno i bianchi aironi, forse un giorno volerai davvero, ora dormi, stringi i pugni e vai. Ti addormenterai quasi in braccio al tuo immenso respiro e in faccia alle stelle ti risveglierà il vento sulla pelle. Come fanno i muri, starai fermo, immobile dentro quel silenzio, stringerai il cuscino e nel buio tremerà freddo il tuo tormento. Come fanno tutti i bimbi, forse in sogno volerai sul serio, ora dormi, spegni i dubbi e vai. Come fanno i bianchi aironi forse un giorno volerai davvero, ora dormi, stringi i pugni e vai… e vai... e vai...
4.
PICCOLA (Massimo Messina) Correre, correre, correre in un prato, smettere, riprendere, poi sbattere su un muro. Eri piccola, tu eri piccola. Correre, correre, correre lontano, scorgere una musica ma poi non c'è nessuno. Eri piccola, tu eri piccola. Comunque tu sei più piccola del vento, la più piccola che c'è. Tu eri piccola tesoro, ora sei qui e adesso m'innamoro. Sei più piccola del grano e più piccola che mai, sei tanto piccola e nel cielo ti perderai, stai attenta. Correre, correre, correre è il destino piangere, sorridere, star lì come un cretino. Eri piccola, tu eri piccola. Eri piccola, tu eri piccola. Ora sei qui, sei più piccola del naso, la più piccola realtà, la via più piccola del mondo, sembra così, ma è tanto che cammino. La più piccola parola che una vita pronunciai, sei tanto piccola che credo mi sfuggirai ed io ti perderò. Sei più piccola nel tempo, l'ora che non passa mai, è già una vita che ti aspetto, quando verrai non basterà a dir tutto, che sei piccola e ti amo come non ho amato mai cosa più piccola e mi chiedo se ci starai nella mano. Correre, correre, correre di nuovo.
5.
CHE GIORNO È? (Massimo Messina) Credi nel paradiso o non ci credi più? Credi ancora che il cielo possa cadere giù? Credi sempre nel futuro, in un mondo nuovo? Tutto è così diverso, dimmi, oppure no? Pensi che il mio sorriso sia diventato giallo? Parlami, io ti credo finché non canta il gallo. Stupida è la guerra oppure quelli che la fanno? Tu dici che è già sera, credi, io non lo so che giorno è... Che giorno è? È volata via questa vita mia. Che giorno è? Che giorno è? È cambiato, sai, tutto intorno a noi. Ho il vestito più nuovo ma credi non è il mio, che se appena mi muovo avverto un crepitio. Io non ho la stoffa, il coraggio d'esser uomo. Provo sì, ma stanne certa che mi strapperò. Dentro me, il cimitero delle passioni mie dove da ragazzino scavavo fantasie. Lì riposano i miei sogni e lì riposeranno, scura è la notte, immensa questa mia viltà. Che giorno è? Che giorno è? Qui ci porta via la malinconia. Che giorno è? Che giorno è? Ne è passato sai vento sopra noi. E più ci penso, sento un vuoto dentro, forse è fame e sembra un morso. Nel mio cuore, un grido di speranza immenso forse è meglio che sto zitto. Che giorno è? Che giorno è? È volata via questa vita mia. Che giorno è? Che giorno è? Non si dice mai quello che non vuoi.
6.
SCIE (Massimo Messina) È bella la tua allegria, dolce la tua follia. Quando tu mi dirai che lo vuoi, anche io...tu lo sai... Sparirai, sparirai anche tu, perché noi siamo scie di due navi che vanno e non s'incontrano mai. Vedi, noi siamo scie di due stelle cadute, di un desiderio, lo sai. È lenta questa marea, svelta questa odissea, coprirà tutto e noi marinai tutti giù prima o poi. Cambia idea, cambia idea anche tu, perché noi siamo scie di due onde lontane che si rincorrono ormai. E chissà se mai si incroceranno strette in una sola scia. Vedi noi siamo scie di lampare nel buio che si allontanano ormai.
7.
VIA E FINE (Massimo Messina) Via! Dopo ogni estate viene l'autunno, alla mia porta non c'è nessuno, metto una virgola, tolgo il punto. È sera, guardo le foglie nel mio giardino, dalla finestra cadere piano, metto la pentola sul fuoco. Volo felice con quelle foglie nella mano, con le mie ali di un gabbiano verso quell'isola di vento. Che ipocrisia, non son partito mai sopra le onde del destino, una tempesta sul mio petto, colpo di tosse e un po' di affetto. Basta così, linea, punto. Dopo aver scavato il mio sorriso nella mia bocca per un panino, apro parentesi e mi riposo. È tutto, ma mi riservo di proseguire nell'altro foglio dopo esser sceso di qualche riga nel mio cammino. Poi straccio tutto, spalanco gli occhi nel futuro e mi nascondo dentro il muro ma neanche qui sono al sicuro. Meglio così, non ho gradito mai le situazioni di ripiego ma se domandi tutto nego neanche una briciola di sfogo, non si sa mai, mi mangio tutto. Poi, conto le stelle al paradiso, torno a dormire, ormai è deciso, un punto e virgola e mi trovo di nuovo qui, nella mia stanza. Fine.
8.
DIVERSA (Massimo Messina) Mi sto accorgendo che sei diversa, ti guardo in viso e non sei la stessa, sarà la luce che si diffonde, ti passa accanto e poi si nasconde. Il vestito giallo, labbra di corallo e pensieri strani, lì fra le tue mani. Forse mi sbaglio ma sei più bella, vista nel buio sembri una stella, i giorni sono come le foglie, la noia spazza e l'amor raccoglie. Un puntino rosso che ignorar non posso, seni come onde, fianchi come sponde. Fai come me, che non penso a niente, fai come me, che non credo ai numeri e non credo che sia il confine, quello tra rabbia e amore, che ci fa cambiare. In tutto questo, non ho capito se pure il vento ti ha mai scalfito, non c'è una nuvola all'orizzonte, non c'è una ruga sulla tua fronte. Il sorriso mosso, sguardi a più non posso, fuggono i domani, via come gabbiani.

about

Canzoni scritte, suonate e cantate da Massimo Messina, in "Room Studio" @ 1998.
Maxmex: Sequencer programming - Electric piano - synth D70 Roland - Steel guitar – vocals

credits

released February 14, 1998

Disegno originale di Massimo Messina.

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about

maxmex Palermo, Italy

Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.

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