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1. |
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SPERO SIA IO IL TUO DOMANI
(Massimo Messina)
Mi spiace dirti certe cose,
ma certe cose non le posso dire.
D'accordo prendo qualche cosa,
no, non posso accettare.
Speriamo vada via la luce,
così guardo nel buio.
Ho voglia di vedere amici,
dai, restiamo da soli.
Ma ricorda, in ognuno di noi,
c'è un bambino con la sua stella
che ritorna a giocare nei prati.
E sento vicino
il mare e la tua mano
come un'onda accarezzarmi il viso,
il viso incerto di un gabbiano
col suo occhio deciso.
E ho voglia di dirti ti amo,
di guardarti allo specchio,
padrona di sapere tutto
e non credere a niente.
Ma ti incontro,
un raggio di sole è il tuo sorriso
e sei una stella
colorata su un foglio di scuola.
E non c'è nessuno,
ma poco importa,
con tutto quello
che abbiamo da dire,
tutto quello
che abbiamo nel cuore.
Non c'è nessuno dietro la porta,
non c'è nessuno che accenda la luce,
mai nessuno che aggiunga qualcosa,
al silenzio in cui mi sono avvolto
e quando parli tu mi hai già scoperto,
fingendo di trovarmi sciolto
mi hai gelato sbuffando.
E non capisco perché vinci,
ma ti piace imbrogliare,
girare tutte le mie carte
ed io resto a guardare.
Ma ti amo
e mi piace restare nel tuo gioco,
così, nel mazzo,
aspettando che peschi una carta
e spero sia io nel solitario,
nel tuo rispetto
e nel tuo respiro,
io nel tuo guardare lontano.
Spero sia io quella moneta
che tieni in tasca
e non spendi mai,
la lancetta in cui guardi le ore.
Spero sia io il tuo domani,
il tuo domani spero sia io.
Ma ricorda in ognuno di noi
c'è un bambino con la sua stella
che ritorna a giocare nei prati
e sento vicino...
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2. |
Nuvole di vento (maxmex)
04:26
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NUVOLE DI VENTO
(Massimo Messina)
Possa essere luce nei tuoi occhi,
che tu possa guardare il mondo.
Possa essere la tua mano,
che tu possa sentire.
Possa essere l'aria del mattino
che ci porti a ballare, un giorno.
Possa essere la vergogna
che ci faccia arrossire.
In questo sole che scalda le mani,
passava l'auto del Giudice
e non m'importa
cosa mai potrà succedermi,
in questo giorno che va via,
noi siamo nuvole di vento.
In questo sole che stiamo aspettando,
guardo la strada e le macchine,
ma non m'importa,
niente ormai potrà sconvolgermi,
in questi nostri secoli,
noi siamo nuvole di vento.
Forse perché è già mattino,
fuori fa freddo
e non mi sento più le mani.
Possa essere pioggia nel tuo viso,
che ti possa asciugare il vento.
Possa essere tu quel ramo,
che tu possa ascoltare.
Possa essere un improvviso tuono
che ci faccia svegliare dal buio.
Possa essere la speranza
che ci faccia lottare ancora.
In questo sole che scalda le mani,
passava l'auto del Giudice
e non m'importa
cosa mai potrà succedermi,
in questo giorno che va via,
noi siamo nuvole di vento.
In questo sole
che stiamo aspettando,
guardo la strada e le macchine,
ma non m'importa,
niente ormai potrà sconvolgermi,
in questi nostri secoli,
noi siamo nuvole di vento.
Forse perché è già mattino,
fuori fa freddo
e non mi sento più le mani.
In questo sole che scalda le mani,
passava l'auto del Giudice
e non m'importa
cosa mai potrà succedermi,
in questo giorno che va via,
noi siamo nuvole di vento.
In questo sole che stiamo aspettando,
guardo la strada e le macchine,
ma non m'importa,
niente ormai potrà sconvolgermi,
in questi nostri secoli,
noi siamo nuvole di vento.
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3. |
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SPLENDIDO E LEGGERO
(Massimo Messina)
La vita sta lì,
seduta su un muro,
ma sorride, ha le gambe distese
e aspetta qualcuno
poi fugge nei campi,
è il profumo dei fiori,
è appresso a una stella,
la mela più dolce,
socchiude gli occhi
per parlare di pace.
La vita è così,
è tutta da dire,
da rimpiangere, da bere,
un vento con cui giocare,
è luce dei fari,
il calore dei fuochi,
è un film da girare
nei boschi più soli,
dov'è che andremo
a parlare di pace.
La vita è così
e tu non la puoi cambiare,
svela il suo mistero,
la vita è nei pesci,
la vita è nel mare.
Splendido e leggero,
la vita che sogna,
la vita che incontra,
la vita che sale,
la vita è lo scoglio
in cui s'infrange l'onda.
La vita è una barca
su un fiume d'argento,
che galleggia,
ci guardi
e dentro non c'è nessuno.
Ma io che l'ho amata,
non le ho offerto mai fiori,
né ho mai preso una stella,
le mele più dolci,
perché continuo a parlare di pace?
La vita è così
e tu non la puoi cambiare,
svela il suo mistero,
la vita è nei pesci,
la vita è nel mare.
Splendido e leggero,
la vita che sogna,
la vita che incontra,
la vita che sale,
la vita è lo scoglio
in cui s'infrange l'onda.
La vita è così,
e di lei si può dire
tutto con certezza,
tanto tutto è vita,
vita disperata,
vita allegra e smorta,
la vita che insegna,
la vita che imbroglia.
Splendido e leggero,
la vita ci aspetta,
la vita ci ascolta.
...perché continuo
a parlare di pace?
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4. |
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FUORI DALL'ACQUA
(Massimo Messina)
Chiudo gli occhi,
non mi sembra vero,
vedo tutti
e rivedo un muro.
Fuori dall'acqua,
fuori che ora fa freddo,
chiudo gli occhi
e ci vedo meglio.
Stringo i pugni,
la pupilla al centro,
vengo avanti
e mi sembra un sogno.
Son disperato,
anche se non ho sonno,
chiudo gli occhi
e mi sento meglio.
Fuori dall'acqua,
anche se oggi non ho più le ali,
volo e mi perdo
tra i ricordi
e i cieli più lontani.
Io camminerò anche senza piedi
e attorno a me risento le frasi,
le parole più dolci,
penso alle tue mani
ormai troppo sole,
e tu padre mio non ci sei più.
Vedo i mari tempestati d'onde
acquietarsi verso l'orizzonte.
Dovunque vado,
so che mi sei accanto,
chiudo gli occhi
e non ho più freddo.
Fuori dall'acqua,
anche se oggi non ho più le ali,
volo e mi perdo
tra i pensieri
e i cieli più lontani.
Io camminerò anche senza piedi
e attorno a me risento le frasi,
le parole più dolci,
penso alle tue mani
ormai troppo sole
e tu padre mio non ci sei più.
Fuori dall'acqua,
e mi copro sempre più le mani
senza coperta,
e se non ti penserò domani
e ti scorderò,
senza lacrime sarò perduto,
fuori dall'acqua,
fuori dall'acqua…
Io camminerò anche senza piedi
e attorno a me risento le frasi,
le parole più dolci,
penso alle tue mani
ormai troppo sole
e tu padre mio non ci sei più.
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5. |
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UNA RISPOSTA PER NOI DUE CHISSÀ DOVE
(Massimo Messina)
Non era la vita
che tu ti aspettavi,
che a lungo hai cercato,
che certo sognavi.
Non erano gli occhi
pacati e sinceri
con cui mi guardavi,
non eran gli stessi
con cui mi volevi,
non erano loro.
Non era la bocca
con cui mi baciavi,
la mano tranquilla
con cui accarezzavi,
lasciandoti uscire
quel filo di voce,
quel vento di pace
con cui mi parlavi.
Non c'era la luna
ma non c'era il sole,
non c'erano alberi
ma c'erano parole grandi
a farci ombra
e c'era un sogno per viaggiare
e una risposta per noi due chissà dove.
Non erano i mondi
oscuri e lontani
di cui mi hai narrato,
non erano i mari
salati e distesi,
non era la stella
in cui tu brillavi.
Poi c'erano specchi
in cui pettinavi
i tuoi lunghi imbrogli,
ma sì erano loro!
ma sì erano loro....
Non c'era la luna
ma non c'era il sole,
non c'erano alberi
ma c'erano parole grandi
a farci ombra
e c'era un sogno per viaggiare
e una risposta per noi due chissà dove...
una risposta per noi due chissà dove...
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6. |
Oggi non mi va (maxmex)
04:01
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OGGI NON MI VA
(Massimo Messina)
Oggi non mi va di muovermi,
ho solo voglia di dormire,
di infilarmi in un maglione.
Gli altri corrono verso il futuro,
io no,
resto a casa, non ci sto.
E mi siedo qui,
nel cinema dei miei sogni
a immaginare,
senza luci e posizione.
Gli altri battono le mani al buio,
io no,
resto fermo, non ci sto.
Se tu tornassi qui,
scivolando a sensazione per noi due,
con quella voglia di stupire
che non ho mai avuto,
come pioggia in un bicchiere
che non ho bevuto,
nella gioia o nel dolore
che bene o male hanno tutti,
invece io no.
Oggi non mi va di esprimermi,
e mi allaccio i miei silenzi,
abbottono le mie pose.
Gli altri parlano,
magari ridono,
io no, resto serio,
non ci sto.
Se tutta la città
si accendesse d'improvviso
per noi due,
forse avrei voglia di capire,
di voltarmi indietro,
avrei voglia del tuo amore
e del tuo sorriso
e il bisogno di cambiare
che ogni uomo prima o poi avverte,
io mai.
Beh,
oggi non mi va
e recito la mia parte di pittore
a disegnarmi un'espressione in viso.
Ma non mi va,
sul serio,
di essere incerto o sicuro,
giuro.
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7. |
Il sogno mio (maxmex)
04:25
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IL SOGNO MIO
(Massimo Messina)
Che ora è,
perché accendo la luce?
provo a pensare,
ma non lo so,
c'è qualcosa di diverso dentro me
che non so spiegare.
È andata via anche l'ultima stella,
mi guardo intorno,
bevo un caffè.
C'è qualcosa
di diverso dentro me
che non so spiegare.
Ma il sogno mio
è di guardare lontano,
nel fondo dei silenzi tuoi,
oltre gli aerei che svaniscono,
negli orizzonti,
sopra le nuvole.
Ma c'è qualcosa dentro me,
mi sento diverso,
diverso nei miei occhi chiusi.
Il sogno mio
è di viaggiare lontano
nei mondi della verità,
alla ricerca delle immagini
e dei segreti che si nascondono.
Ma c'è qualcosa dentro me,
mi sento diverso,
diverso nei miei occhi chiusi.
E sono qui,
che mi scaldo le mani
nel mio silenzio,
pace non ho
e mi accorgo
che il destino dentro noi
non si può cambiare.
Ma il sogno mio
è di volare in un prato,
librarmi nell'immensità,
tra lo stupore dei miei simili,
visto tra i rami
che ora s'intrecciano.
Ma c'è qualcosa dentro me,
mi sento diverso,
diverso nei miei occhi chiusi.
Il sogno mio
è camminare nel tempo,
girare angolo e realtà,
e riabbracciare tutti
e stringermi
a quelli che non rivedrò mai più.
Ma c'è qualcosa dentro me,
mi sento diverso,
diverso nei miei occhi chiusi.
……………………………
alla ricerca delle immagini
e dei segreti che si nascondono
ma c'è qualcosa dentro me,
mi sento diverso,
diverso nei miei occhi chiusi...
diverso nei miei occhi chiusi...
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8. |
Occhi solitari (maxmex)
04:37
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OCCHI SOLITARI
(Massimo Messina)
Ascoltatemi,
ascoltate i miei discorsi
e prendete le mie mani,
io vi sto davanti.
Ascoltatemi,
nei miei immensi pomeriggi,
nei miei pianti
e nei miei giorni,
nei miei sogni.
Ascoltatemi prima che sia tardi,
che il vento soffi
e la luce fugga dai miei occhi,
i miei occhi solitari
che guardano lontano.
Ascoltatemi prima
che sia il tempo a sentirmi,
il silenzio è una calda coperta
e la vita un lungo inverno,
ora che sto gridando.
È finita, (è finito)
è finito tutto,
solitario.
È finita,
è finito tutto,
solitario,
rimetti il tuo cuore in frigo.
Ascoltatemi,
anche se non so che dirvi,
anche se non ho che darvi
e sono come gli altri.
Ascoltatemi prima che sia tardi,
che il vento soffi
e la luce fugga dai miei occhi,
i miei occhi solitari
che guardano lontano.
Ascoltatemi prima
che sia il tempo a sentirmi,
il silenzio è una calda coperta
e la vita un lungo inverno,
ora che sto gridando.
È finita, (è finito)
è finito tutto,
solitario.
È finita, (è finito)
è finito tutto,
solitario,
rimetti il tuo cuore in frigo.
È finita, (è finito)
è finito tutto...
È finita, (è finito)
è finito tutto,
solitario,
rimetti il tuo cuore in frigo.
È finita, (è finito)
è finito tutto,
È finita,
è finito tutto,
solitario,
rimetti il tuo cuore in frigo.
È finita,
solitario.
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9. |
Sinceramente (maxmex)
04:39
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|||
SINCERAMENTE
(Massimo Messina)
Vago da solo,
con gli occhi chiusi
e con la testa tra le mani.
Vago da solo,
qui a ripetermi:
“è stato uno sbaglio
pensare di allargar le braccia
e di volare,
è stato uno sbaglio
forse crederci.”
Tu sei così sincera
mentre io,
chi sono io non lo so.
Cosa cercavo,
al punto di giocare tutto
e farmi male?
Cosa cercavo
pur di perderti?
Forse il coraggio,
la forza di spaccare tutto
e di reagire,
e ora vago da solo,
qui a ripetermi:
“tu sei così sincera
mentre io,
chi sono io non lo so."
Mentre tu sei così,
sinceramente io
non ti avrò più,
guarda un po'.
E sinceramente,
sono le mie le colpe,
ho sbagliato tutto,
ma ora è tutto diverso.
E guardo lo specchio
e aspetto che passi una luce
nei miei occhi,
spero soltanto che mi porti via,
ma sono da solo,
nel solitario
che oramai volge alla fine.
Solitario,
solitario, fermati!
Tu sei così sincera
mentre io,
chi sono io non lo so.
Mentre tu sei così,
sinceramente io
non ti avrò più,
guarda un po'.
E sinceramente,
sono le mie le colpe,
ho sbagliato tutto,
ma ora è tutto diverso.
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10. |
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IL GRIDO SOLITARIO DI TUTTI
(Massimo Messina)
Stella nascente
e faro di tutti,
leggenda del porto di raggi confusi,
qui sono tutti
ed io insieme a loro,
con gli occhi di pietra,
di gesso le mani,
e il dolore è muto
e il nostro respiro, fumo.
Stella dei carri trainanti del cielo
che porta fortuna
e scorze di luna,
oggi sfreccia nel cielo
la rabbia di tutti,
roteante di fuoco e libertà.
Quando un Dio verrà,
il nostro silenzio
sarà un grido,
un grido,
il grido solitario di tutti.
Nessuno ci sentirà.
Il grido,
il grido solitario di tutti.
Nessuno ci sentirà,
ma non potrà mentire più,
chi sa e non vuol parlare.
Brilliamo tutti
lontani e riflessi,
sul fondo del mare
perché siamo pesci?
Noi siamo gli occhi
del mare profondo,
vascello e miraggio di libertà.
Quando finirà,
il nostro silenzio
sarà un grido,
un grido,
il grido solitario di tutti.
Nessuno ci sentirà.
Un grido,
il grido solitario di tutti.
Nessuno ci sentirà,
ma non potrà mentire più
chi sa
e non vuol parlare subito.
Un grido,
un grido,
il grido solitario di tutti.
Nessuno ci sentirà.
Il grido,
il grido solitario di tutti.
Nessuno ci sentirà mai…
Nessuno ci sentirà…
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11. |
Volta la carta (maxmex)
04:01
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VOLTA LA CARTA
(Massimo Messina)
Non riesco a capirmi più,
non riesco a decidere,
non riesco a comprendermi,
a cominciare dalla mia faccia
tranquilla e ipocrita,
sopra la nuca,
le stesse nuvole,
lo stesso cielo.
Volta la carta
e sogna un cielo più libero,
dove gli aerei
possano andare oltre i semafori,
appiccicarsi agli orizzonti
mirati dalle fionde.
Non c'è nessuno,
nessuno che ascolta,
non c'è nessuno
a farmi un po' di compagnia.
Apro la porta
e non c'è nessuno,
provo a chiamare
e non sento nessuno.
Non c'è nessuno,
ma volta la carta,
un re, una stella,
la voglia di chiudermi.
Non c'è nessuno
nel mio solitario,
nemmeno un discorso
che possa convincermi.
Non riesco a commuovermi,
non riesco a sorridere,
mi sento di pietra,
fatto di foglie secche
e stracci intrisi sotto i tavoli.
Vorrei volare,
volare via,
ma non ho più le ali.
Volta la carta
e sono un vecchio fiammifero,
sempre in attesa che qualcuno lo usi
e getti via lo scatolo,
naso di cera colato a terra
e uscito dalle porte.
Non c'è nessuno,
nessuno che imbroglia,
e vago solo
senza amore e compagnia.
Guardo lo specchio
e non c'è nessuno,
cambio canale,
però, sempre io.
Non c'è nessuno,
ma volta la carta,
un re, una stella,
la voglia di chiudermi.
Non c'è nessuno
nel mio solitario,
nemmeno un discorso
che possa convincermi.
Non c'è nessuno,
nessuno che ascolta.
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maxmex Palermo, Italy
Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.
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