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1. |
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MOMENTI SBAGLIATI
(Massimo Messina)
Stasera sono triste
e non ho voglia di cantare,
odio la gente,
la gente che ride.
Succede sempre così
nei momenti sbagliati,
ora non sento,
non sento più nessuno.
E ad ogni istante,
la voglia di gridare
cresce sempre di più.
Vorrei pensare,
ma la testa gira
e non ti voglio più.
E pensare che,
riflettendoci un po',
tu non c'entri niente
con quello che ho.
Ma forse domani,
domani sarà diverso,
con un altro sole
riuscirò a sognare.
E spengo la luce,
non voglio più pensare
a te e alla mia rabbia.
Sì, io vincerò ancora
e poi, che importa poi,
se non è vero niente,
ti lascio malinconia
e volo via.
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2. |
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ZIO CAMILLO E LA GUERRA
(Massimo Messina)
Zio Camillo, cos'è la guerra
certamente questo non lo sai,
pensi sempre e fissi quell'armadio,
tu sorridi ma non parli mai.
Zio Camillo, hai perduto tutto
ed i baffi ed i capelli tuoi
sono d'argento come la medaglia,
la coperta sulle tue ginocchia calde.
Zio Camillo,
cos'è la guerra non lo sai.
I ricordi danno emozioni,
i ricordi fanno paura
a chi ha visto nel volto la storia,
a chi ha annusato miseria e sfortuna.
Zio Camillo, io non so cos'è
ma la guerra che hai fatto tu,
io la sento in tempo di pace,
di pace si fa per dire.
Io conduco la stessa vita
di un ragazzo della mia età,
di uno che torna a casa,
accende la tele
e magari, “tah”,
è scoppiata una guerra.
Zio Camillo, cos'è la guerra,
è un motore che se ne va,
che ci avvolge nella sua nebbia,
questa nebbia sono i nostri guai.
Zio Camillo, il tuo motore
non è più nel tuo garage
e di certo chi l'ha rubato
è come te.
Zio Camillo,
chi è fesso e pazzo,
è come te.
Ma a pensare
a questo schifo di guerra,
mi è venuta una malinconia…
è meglio andarsene a casa a dormire,
poi alla fine resta tutto com'è.
Zio Camillo, cos'è la guerra,
è un motore che se ne va,
che ci avvolge nella sua nebbia,
questa nebbia sono i nostri guai.
Zio Camillo, il tuo motore
non è più nel tuo garage
e di certo chi l'ha rubato
è come te...(pazzo)
Zio Camillo,
chi è fesso e pazzo,
è come te.
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3. |
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ANNUSANDO LA PIOGGIA
(Massimo Messina)
I due vecchi abbracciati
si spendono ancora i minuti,
la campana del ponte sul fiume
non suona più.
Un bambino sorride alla pioggia
che gli cade sul viso,
coi ginocchi graffiati,
sorride e poi si butta giù.
Ed il cane randagio
che è passato per caso,
non capisce il perché
si ritrova a passare di qua.
Il rumore del fiume
è ora esasperante
ed il vento che spazza
le foglie accartocciate.
Più lontano,
un uomo sta piangendo
ed il cane che è passato per caso
sta abbaiando al fiume,
al fiume…
Ma il sole ci sarà ancora,
e chi lo sa,
annusando la pioggia?
Ora il ponte è affollato
di gente che ha visto passare
quel bambino che sorride alla pioggia
e che voleva morire.
I due vecchi,
ora fermi poi seri,
stanno a pensare
ma pensare alla morte di un bimbo
non è affatto normale,
no, non è normale,
normale.
Ma il sole ci sarà ancora,
e chi lo sa,
annusando la pioggia?
annusando la pioggia...
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4. |
Stupida canzone (maxmex)
04:14
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STUPIDA CANZONE
(Massimo Messina)
Niente, è durato niente,
era solo uno sprazzo di felicità,
che cadendo si è portato via
un sorriso bagnato di malinconia.
Normale, tu mi dici è normale
che da un po' di tempo io non dormo più,
se bevo, dopo due o tre ore,
a me viene sete, magari di più.
E' soltanto una stupida canzone,
melodia che mi ronza in testa,
un cane che mi porta via i pensieri,
come ossa, li sotterra e basta.
Se tu vuoi, tu puoi, tu mi devi aiutare
a cercare di strapparla via dalla mia mente,
come hai fatto con me, ma no, non c'entra niente...
È solo una melodia da gettare via.
Dopo che l'avrò suonata,
sto mal di testa mi passerà,
riuscirò a riprendere fiato,
avrò da cantare qualcosa in più.
No, Dio mio no,
non prendere mai sul serio questa canzone,
è uno scherzo, una fesseria,
per non pensare più ad una malattia.
Per continuare ad essere ignoranti,
è necessario che io scriva così,
ed è normale, ti prego, non pensar male,
ridi bene, ridi ancora, così,
perché era logico che dopo una notte,
tutto sarebbe tornato così.
Sento ancora una campana che suona
e un uomo che piange ancora.
Se tu vuoi, facciamo finta di niente,
se vuoi, ricomincio tutto da capo,
lascia i dolori qui nel mio cassetto
e vieni a darmi una mano,
a strappare questa melodia, per gettarla via.
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5. |
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LA PIOGGIA DI SETTEMBRE
(Massimo Messina)
Preso il coraggio dalle mani tue,
l'inverno rinfuriò
stracciando foglie calpestate già
dalle nostre scarpe.
Cade la pioggia di settembre
sui nostri visi bui,
deserta e grigia oggi è la strada
ma la nebbia non c'è più.
È un vento freddo che
già sa di neve
e che colore sono le tue labbra,
questo non lo so,
so solo che conosco bene
il tuo sapore e i tuoi perché.
Restare qui a guardarci,
ormai lo so,
è solo una pazzia
o forse è tenerezza di un ricordo
di tre mesi fa.
Cade la pioggia già
e le tue labbra ormai
si sono spente
e quel che c'era, ormai,
è solo un pianto di nuvole
che migrano nel cielo,
in cerca di una sola via.
E respirando un'aria fredda
che taglia la gola,
il vento urla per cacciare via
gli uccellini spersi.
E non c'è tempo di pensare,
né tempo di gridare,
soltanto un cane infreddolito
abbaia da lontano.
Un'auto che va via
vuol dire che
il tempo è nostalgia
sulle tue labbra fredde.
D'accordo, come vuoi,
dimentichiamoci perché
è già rumore
anche una frase sdolcinata
che per te ho ricamato
sulle tue vesti sbiadite
e il freddo che io non volevo,
ora lo prenderò
e lo porterò con me.
E non c'è tempo di pensare,
né tempo di gridare,
soltanto un cane infreddolito
abbaia da lontano.
Un'auto che va via
vuol dire che
il tempo è nostalgia
sulle tue labbra fredde.
D'accordo, come vuoi,
dimentichiamoci perché
è già rumore
anche una frase sdolcinata
che per te ho ricamato
sulle tue vesti sbiadite
e il freddo che io non volevo,
ora lo prenderò
e lo porterò con me.
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6. |
Ma che cos'è? (maxmex)
04:37
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MA CHE COS'È?
(Massimo Messina)
Ma che cos'è
che piove leggera?
un certo rumore di sassi
alle sei del mattino.
Ma che cos'è
che mi fa tremare,
sarà la solitudine?
poi latte e caffè
per ricominciare un giorno.
E va, il vento va,
sfiora gli alberi
e spazza le foglie.
Che cosa io ho dentro,
che mi suona dentro?
Ma che sarà,
che cos'ho nel cuore?
È voglia di stare,
di fermare il tempo
e magari morire
sulle tue braccia.
Restare così,
a guardare passare le ore
e poi chiudere gli occhi
e non pensare più a niente,
più a niente...
E va, il vento va,
soffia freddo
e spinge le nuvole.
Il sole,
è un nuovo mattino,
se il tempo si potesse fermare
ti direi che non è un gioco.
Ma fermare le nuvole,
il vento,
lo scorrere dei minuti,
è strano,
strano...
E va, il vento va,
soffia freddo
e spinge le nuvole.
E noi
moriamo nel mare,
ci fermiamo tutta la notte
per svegliarci nel sole.
Siamo vento
che spazza le foglie
e più freddi tra gli alberi,
spingiamo le nuvole,
nuvole...
nuvole...
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7. |
Falce di luna (maxmex)
04:25
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FALCE DI LUNA
(Massimo Messina)
Notte svuotata
da questa luna piena,
disteso contro un muro,
lascio che il vento scorra dolcemente
sui miei capelli.
Freddo di mare
che fugge tra le barche
su spiagge ormai deserte,
a rivangare antiche delusioni.
La solitudine appiccicata
sopra la mia pelle salata,
canzoni tristi e frasi senza senso,
contorno di una vita sempre più vuota.
Avessi un po' di sonno
forse dormirei sulla sabbia bagnata,
sognare di svegliarmi
e non trovarmi più da solo,
solo, solo...
Falce di luna
che taglia i miei pensieri
come erba bagnata,
due gocce fredde sulla mia pelle,
un ricordo crudo fugge nella notte.
E le montagne
mi guardano lontano
e nuvole di fumo passano veloci,
un'eco fredda di voci tristi,
le onde del mare.
Ma il tempo passa
sulla pelle salata
di un bimbo appena nato,
primo respiro di una vita frettolosa.
L'alba è vicina,
lo sento si allontana
quel mio senso di angoscia
e le mie mani io le posso toccare
con quel sorriso pago
di chi respira ancora.
Resto a pensare
che cosa è successo,
che cosa è rimasto di questa notte,
un sentimento freddo,
come questa falce di luna nel cielo.
Falce di luna
che taglia i miei pensieri
come erba bagnata,
due gocce fredde sulla mia pelle,
un ricordo crudo fugge nella notte.
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8. |
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QUALCOSA CHE NON SO
(Massimo Messina)
Cos'è che mi fa stare giù,
fermo a fissare il mio caffè,
eppure la giornata è bella,
c'è il sole,
la gente corre incontro a me.
Gli amici parlano
ma non sento,
perché qualcosa non va dentro,
io non sono più lo stesso.
Qualcosa si risveglia in me
ma non capisco che cos'ho,
che mi solletica il cuore,
che mi dà un certo calore.
È voglia di cantare
ma mi fa solo gridare
e mi fa stare tanto male,
male...
Perché non te ne vai?
Perché mi prendi al cuore?
Perché mi fai star male
quando sono felice?
Eppure,
è un dolore che mi piace
ed è normale se lo sento
quando guardo gli occhi tuoi.
Ed io vorrei scappare via
ed io vorrei restare qui,
io no, non so che fare
ma mi va tutto com'è.
Non chiedermi il perché,
tutto mi sembra strano
e poi scoprire dolcemente
che mi sono innamorato.
.............
Perché non te ne vai?
Perché mi prendi al cuore?
Perché mi fai star male
quando sono felice?
Eppure,
è un dolore che mi piace
ed è normale se lo sento
quando guardo gli occhi tuoi.
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9. |
Vento (maxmex)
03:56
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VENTO
(Massimo Messina)
Occhi di gente che ha visto morire,
occhi rigati da un filo di pianto,
occhi sognanti di due innamorati,
occhi appannati di un uomo che ha sete.
Sete di soldi, di gloria e di sesso,
sete in una giornata di estate,
sete di quando ti svegli la notte,
sete che secca la gola al vento.
E il vento,
freddo tra i capelli soffia il vento
come un grido secco nelle sere.
Sere di nuvole basse a settembre,
sere passate a contare le stelle,
sere noiose a guardare la tele,
sere a suonare con un amico.
Amico, cos'è quella luce negli occhi,
amico, quegli occhi appannati di sete,
amico che gridi nelle sere,
amico, gola seccata al vento?
È il vento
che ti porta via spingendo,
il vento che disperde
tra le nuvole una canzone.
Vento di sogni perduti nel tempo,
vento di un bimbo che gioca in cortile,
vento di sabbia e di polvere
tra i capelli miei.
Freddo tra i capelli
soffia il vento,
il vento...
E il vento
freddo tra i capelli,
soffia il vento
come un grido secco nelle sere.
Vento di sogni perduti nel tempo,
vento di un bimbo che gioca in cortile,
vento di sabbia e di polvere
tra i capelli miei.
Freddo tra i capelli
soffia il vento...
il vento...
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10. |
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LA PORTA DELLA NOSTRA VITA
(Massimo Messina)
Che meraviglia questa notte,
vorrei cantarla insieme a te,
sul viso tuo gocce di luna
e se c'è un fuoco acceso,
avremo stelle da incollare
tutta la notte su nel cielo
e dormiremo sulla sabbia,
tra le conchiglie e la tua bocca.
Solo i rumori della sera
cadranno sulla nostra pelle scura,
fingendo di essere libellule
voleremo nelle stagioni.
E se tu vuoi,
accenderò la luna,
la luna
e tutte le sue stelle.
E noi saremo più uniti,
cancellati dal mondo,
saremo felici.
Avremo un'ora di speranza
e niente più,
niente più,
soltanto un sole colorato di realtà.
Ma tutto ciò non ha importanza,
sei solo tu quello che conta
e da stanotte queste stelle
le incolleremo sulla tua porta,
la porta della nostra vita,
possiamo entrare se tu vuoi
e vivere senza paure
sarà più facile per noi.
E se tu vuoi,
accenderò la luna,
la luna
e tutte le sue stelle.
E noi saremo più uniti,
cancellati dal mondo,
saremo felici.
Avremo un'ora di speranza
e niente più,
niente più,
soltanto un sole colorato di realtà...
soltanto un sole colorato di realtà...
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maxmex Palermo, Italy
Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.
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