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La ruota (Maxmex)

by maxmex

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1.
IL TURNO (Massimo Messina) Non credevo importasse a qualcuno la mia storia, così non ho scritto nulla che potesse narrarmi, ospitarmi nel bar, questa vita non ti offre mai niente. Camminai sopra il filo del tempo, aggrappato al mio eterno silenzio, vidi tra le braccia di Dio la prigione dei sensi e il mio cuore bruciare all'inferno. E adesso che ancora mi muove il mio freddo sorriso, ripeto il mio nome, ma rinuncio a tutte le stelle lavate dal pianto, la verità e i suoi trucchi. E non chiesi mai niente a nessuno, mi rinchiudo nell'abito nuovo e saluto tutti gli amici, do colpe a nessuno, è la vita che vale uno sputo. Giro con le speranze rotte, maledetta la morte, è una vita che aspetto il mio turno. E ancora che apro le mani, non c'è mai domani che fermi la ruota, ma continua questo respiro a prendermi in giro, a battere il mio cuore.
2.
VIENI (Massimo Messina) Nulla da perdere, non hai nulla da perdere, non devi credere in niente. Poco da vivere, resta poco da vivere, sono di vento le ore. Vieni a raccogliere cenere e foglie di tutta una vita che sprecai. Vieni a distruggere, di legno è il ponte dei sogni da cui non saltai. Chi vuole piangere, non ha mai tante lacrime tali da coprire un monte. Vieni a dipingere le mille facce con quella matita che spezzai. Vieni a riscuotere errori e colpe di tutta una vita che pagai o per sempre vagherò nei tuoi ricordi, come fanno quei fantasmi. Vieni a rinchiudermi, cingimi i polsi e le catene avrò… e le catene avrò… Nulla da chiedere, non hai nulla da chiedere, non devi pensare a niente. Vieni a disperdere silenzi e polvere e quello che resta di me ormai. Vieni a ripetere, "Speranza" è il nome di tutta una vita che chiamai, e per sempre sparirò dai tuoi racconti, come i maghi dalle fiabe. Vieni a coprirmi con i tuoi scialli. Nulla da perdere, non hai nulla da perdere. Vieni a riprendermi, vieni a rileggermi, e anch'io un finale avrò… e anch'io un finale avrò…
3.
VITA APPARENTE (Massimo Messina) La vita mia è un treno che va verso un dolore o una stella, chissà. La vita vuota, come una lattina che si accartoccia, è più stretta di prima. Vita vissuta, com'è lunga la vita. Vita che brucia, vita ferita. La vita mia è un vento che suona, lenta è la danza che gira la ruota. La vita corre, lei che vale uno sputo, non guarda in faccia, ti toglie il saluto. La vita rossa, fragile tra le dita, la vita in fiore, vita ingiallita. Vita cadente, questa vita cometa. Vita che asciuga e che a volte disseta. Viva la Vita che vive sul serio, la vita, morte di un desiderio. Vita ti amo! La vita mia è un cero che brucia, meno è la luce, più intensa profuma. La vita in coda, una vita a digiuno, la vita dietro e davanti nessuno. Vita mafiosa, non ti chiederò scusa, né puoi ammazzarmi se ti ho delusa. Vita perdente, noi che mai lo sapremo cosa cerchiamo e mai dove saremo. Vita vigliacca, perché mi hai mentito, tu che mi hai accolto col tuo sorriso? Vita ti odio!
4.
L'AMORE È UN GRIDO (Massimo Messina) L'amore è un grido dentro di noi, il suo cuore batte, cuore tu non hai. Il suo respiro svuota le vie, il suo nome è amore, nome tu non hai. E sei leggera, ma non puoi volare via, ha messo il sale sulle ali tue. E sei diversa e non hai più né fantasia, niente più sangue. Malgrado tutto, tu vivrai, da sola, contro un cielo di meraviglia e guai. Senza luce e respiro, tremerai, perché l'amore è il grido chiuso dentro di noi, quel vento che ci vuol portare via tutto, anche il sogno. L'amore è un grido che non c'è più, se c'è amore batti un colpo dentro noi. E quel sorriso che hai, perché lo perderai se a questo gioco non vinci mai? E quel calore dentro te, è la tua allegria che brucia piano. Malgrado tutto, riderai, perché noi due ci amiamo oltre i confini e i mai. Possa il mattino non finire mai, e finché questo grido brucia dentro di noi, giuralo che sarai per sempre mia, anche un solo giorno. Finché non te ne andrai, giura che resterai per sempre mia, anche un solo giorno.
5.
LIBERTÀ X TUTTI (Massimo Messina) Come sempre, la voce mia cominciava a tremare, quando un grido tolse le mani dal fuoco e le briglie sciolse al mio sorriso. E tutti i bambini hanno sani pensieri, protestano a volte, ma sono sinceri. Cominciai a pensare come uno di loro. Come sempre, la mia pazzia cominciava a schizzare e uno sguardo strinse il mio cuore spremuto, la mia anima morse, già innamorato. E tutti i ragazzi hanno gli occhi più grandi, i sogni leggeri nei corpi pesanti. Cominciai a pensare come uno di loro. Cominciai a volare, la mattina, scrissi sopra i muri: "Libertà X Tutti". Cominciai a sperare e lottando, gridai a denti stretti: "Libertà per tutti, libertà!" Come sempre, la mia allegria cominciava a finire, dalla sua prigione non chiese mai aiuto, "Volontà" no, non mosse nemmeno un dito. E gli uomini tutti rimangono soli, si accendono i fari, si spengono i fuochi. Cominciai a pensare come uno di loro. E tutti i vecchietti hanno un cieco cammino, procedono lenti perché c'è un destino. Cominciai a invecchiare come uno di loro. Cominciai a pregare e passando lessi sopra i muri: "Libertà X Tutti". Cominciai a capire solo allora e risi a denti stretti: "Libertà X Tutti" = Libertà per gli occhi = Libertà da sé stessi.
6.
COSA MI HAI AMATO A FARE? (Massimo Messina) Cosa mi hai amato a fare se non mi hai mai capito, se bella hai aperto gli occhi e non mi hai mai veduto? Cosa mi hai amato a fare se non mi hai mai voluto, se mi hai cambiato il nome e non mi hai mai chiamato? Cosa mi hai amato a fare se non mi hai mai tradito, se il mio dolore immenso e grigio l'hai ignorato? Cosa mi hai amato a fare se non mi hai mai perduto, se non mi hai dato colpe, maledetto, odiato? Cosa mi hai amato a fare se non mi hai mai sorriso, se mi hai tenuto a mente e ora mi hai già dimenticato? Cosa vuoi da me, adesso che i miei occhi se li è portati il vento, ora che la mia voce grida più del pianto? Cosa mi hai amato a fare seduta su un gradino? Io raccoglievo sogni e seminai rimpianto. Cosa mi hai amato a fare se non mi hai mai amato? E cosa vieni a fare ora col tuo silenzio, forse a coprirmi il volto e quanto sto soffrendo?
7.
HA DETTO CHE RITORNERÀ (Massimo Messina) È andata via ma ha detto che ritornerà, dall'aldilà della coscienza, mi scriverà. E non ho più né lacrime, né nostalgia, la volontà è già un'eterna rinuncia. Aspetterò perché è la menzogna che addormenterà, l'amore mio non teme la viltà. E dormirò finché il suo sorriso non mi sveglierà, l'amore mio non teme l'onestà. È andata via ma qui ha lasciato la sua idea che rotola su una distesa di musica. E non ho più vergogna, luce e fantasia, la fiaccola della speranza m'illumina. Aspetterò perché è come un vento che mi gelerà, l'amore mio non teme l'umiltà. E patirò finché il suo calore non mi scioglierà, l'amore mio non teme la lealtà. E la voce sua copre quella mia, voleranno egli occhi suoi, come risorti gli sguardi miei. Aspetterò, aspetterò per lei. La vita in me è come un vento che brucia, ogni passione è una via. La mia ragione è sopra un quarto di luna, laddove stella è fortuna. Guariranno le mani sue tutti i dubbi e i dolori miei, l'amore mio non teme verità. E se il volto suo non tornasse mai, passerò tra i rimpianti e poi, allo specchio dei ricordi miei, mi siederò e parlerò di lei.
8.
SARÒ LONTANO (Massimo Messina) Quando tu passerai, sarò molto lontano, sorseggiando un caffè, come me siederai al tuo posto, coi miei occhi, il pensiero pulito, come me guarderai. Quando tu crederai al suo dolce respiro, giurerai fedeltà, il mio cuore userai. Avrai il viso bello come una stella cometa e dal cielo cadrai nel cielo del ragazzo tuo. Accendilo quel fuoco dalle mani sue, abbraccialo con l'anima tua, e di vanità come paglia tu brucerai. Afferralo, conserva nelle mani tue un briciolo di questa allegria, e sfamalo quel desiderio tuo di amore che avrai. Quando tu leggerai il suo triste racconto di poesia e povertà, al suo fianco starai. Il tuo sguardo sarà quello di un cervo ferito, ma con lui lotterai. Proteggilo l'amore tuo, rincorrilo, prima che il vento cambi idea, perdonalo, non è colpa sua, e la sua lealtà dalla stessa coppa berrai. Riparalo dal lampo dell'ipocrisia, riscaldalo con la voce tua, e illumina il suo coraggio e tu il suo sole sarai. E la sua lealtà dalla stessa coppa berrai… Aspettalo dovunque si aprirà una via, rispettalo, lui è casa tua, e chiamalo quel nome suo e tu il suo nome sarai. Quando tu passerai, sarò molto lontano, persa negli occhi suoi, forse mi rivedrai, perché un cuore batte sempre più forte del tempo, e una donna sarai…
9.
IL COLTELLO (Massimo Messina) È dentro me, la sento in fondo agli occhi, che cosa penserai di me? È colpa mia, la passo tra i capelli, nel volto e nelle mani mie. Vorrei gridare, ma ho una bocca sola per masticare il mio discorso senza parole. Io la sento addosso a me come un coltello sulla schiena, io la sento addosso a me come un bambino solo, la sento addosso a me come legata a una catena, io la sento addosso a me come un vestito nuovo. La sento addosso a me come un coltello sulla schiena. E intorno a noi, si aprono paesaggi di smarrimenti e lacrime. Vorrei morire, ma il mio cuore è fermo e non c'è sangue, ma silenzio nelle ferite. Io la sento addosso a me come un coltello sulla schiena, io la sento addosso a me come un bambino solo. E invece tu mi ami più di prima e copri il mio viso di carezze, apri le ali mie, ma prima di baciare il mio triste sorriso, giura che non faccio pena. Io la sento addosso a me come un coltello sulla schiena. E invece tu mi ami più di prima e copri il mio viso di carezze, apri le ali mie, ma prima di baciare il mio triste sorriso, giura che non faccio pena. Io la sento addosso a me come un coltello sulla schiena.
10.
QUANDO SAREMO SOLI (Massimo Messina) La discussione è chiusa, la discussione è chiusa, la trasmissione è chiusa, vedi la gente andar via, vedi sfollare ormai l'ultimo sorriso. La tua espressione è vuota, la mia espressione è vuota, ora la sala è vuota, tra poco calerà il buio, ma usciremo, sai, dallo stesso vuoto. E fuori, avremo già gli occhi diversi, anche se i volti e i cuori sono gli stessi. Che cosa importa mai dove saremo, se dormiremo mai, quando saremo soli? Perché la vita è oscena, perché la vita è oscena, si monta un'altra scena, si cambia trucco e allegria, ed il coraggio sia l'ultimo sipario. E anche se avremo ormai gli sguardi persi, saluteremo con gli stessi gesti. Che cosa importa se ci applaudiranno, se rideremo mai, quando saremo soli? e se mai come scie, tra la gente ci perdiamo, mentre tutto è già svanito dietro noi? La discussione è chiusa, la discussione è chiusa, la trasmissione è chiusa, vedi il tuo nome e il mio in coda, e che la fine sia l'ultimo respiro.

about

Canzoni scritte, suonate e cantate da Massimo Messina @ 1997

credits

released March 30, 1997

Foto di Massimo Messina

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about

maxmex Palermo, Italy

Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.

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