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1. |
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È QUESTO IL MONDO NUOVO?
(Massimo Messina)
Sogno due aquile in volo,
da cosa fuggiranno?
Non voglio restare a guardare,
non voglio un sole grigio,
splendente e irreale.
Sogno un lago vicino,
ma è solo uno stagno dipinto,
le stelle, guardate,
è tutto come finto,
perfetto e normale.
È tutto un imbroglio,
vi prendono in giro,
e tutto intorno
comincia a brillare,
e tutto può cambiare.
È questo il mondo nuovo?
Corri come un selvaggio,
solo il tuo coraggio
ti farà sentire libero.
Corri sopra un deserto,
corri faccia al vento
se ti vuoi salvare subito.
Corri oltre il miraggio,
corri dentro gioia e dolore,
corri, non ti fermare,
corri come il vento,
che ti possa bagnare
questa pioggia gentile,
solo gioia e dolore.
Ma ogni squarcio di cielo
ci invita a pensare
e ognuno può guardare.
È questo il mondo nuovo?
È questo il mondo
dai mari inquinati,
dai corsi cristallini.
Lontano,
l'odore dei campi più acre
è sospinto da pale e motori.
Sogno le notti incantate,
cullate dal silenzio,
ma è troppo suadente e glaciale,
non voglio alcun recinto,
io voglio gridare.
E sono da solo,
mi prendono in giro,
ma tutto intorno comincia a tremare
e tutto può crollare,
compreso il mondo nuovo.
Corri come un selvaggio,
solo il tuo coraggio
ti farà sentire libero.
Corri sopra un deserto,
corri faccia al vento
se ti vuoi salvare subito.
Corri oltre il miraggio,
corri dentro gioia e dolore,
corri, non ti fermare,
corri come il vento,
che ti possa bagnare
questa pioggia gentile,
solo gioia e dolore.
Ma ogni sguardo di cielo
ci invita a pensare
e ognuno può guardare.
È questo il mondo nuovo?
È questo il mondo nuovo?
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2. |
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DALLE STELLE AL MARE
(Massimo Messina)
Dalle albe a quei tramonti
che invitano a dormire,
solchiamo le pianure
col palmo delle mani.
Scendiamo come un'onda,
tra fiumi ed alberi
e prati silenziosi
che tornano a fiorire
e tutto quello che si muove
e ti muovi pure tu.
E s' alza il vento ora,
lo stesso vento ora
che ha ripreso a soffiare
e copre il nostro respiro.
Chiudiamo i nostri occhi,
il vento tra le ortiche,
ci spettina i capelli
e passa via così.
Schiudiamo i nostri pugni
a raggi tiepidi,
e fiori colorati
profumano di pace.
E accanto a te sono felice,
anche se è solo un attimo,
ma s'alza il vento ora,
si alza il vento ora.
E noi restiamo a guardare
e tutto intorno è ingiallito,
e giuro, è l'ultimo sbaglio,
che mi prendo in giro.
Noi per le strade del vento
correremo liberi.
Noi per le strade del vento
non dovremo fuggire più.
E noi restiamo a guardare,
senza parole o un fremito.
E noi restiamo a morire,
senza risposte o un gemito.
E tra le stelle amare,
cosa è il futuro?
Che cosa è il futuro?
Fermiamo i nostri sogni,
non servono parole,
guardiamo i nostri figli
che corrono leggeri.
Non cercano risposte,
né cieli limpidi,
ma quando cessa il fuoco,
ritornano a giocare.
E non m'importa di morire,
giuro, non m'importa più,
se solo il vento ora,
lo stesso vento ora
che ha ripreso a soffiare,
portasse il loro destino
dove il cielo è più alto
e tutto il resto vivo.
Loro per le strade del vento
correranno liberi.
Loro per le strade del vento
non dovranno fuggire più.
E noi li stiamo a guardare,
senza parole o un fremito.
E noi restiamo a morire,
senza risposte o un gemito.
E dalle stelle al mare,
vita ti amo.
Sì vita, ti amo!
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3. |
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ANCORA TU MI VUOI
(Massimo Messina)
Se mi volto indietro,
cosa ho fatto?
Ma che guardo indietro?
quel che è stato è stato.
Cosa guardo intorno?
quel che è fatto è fatto,
ma alla fine io,
io ci ho provato.
Se mi tocco il viso,
che cosa sono?
Guardo le mie scarpe,
quanto ho camminato?
Io non ho futuro,
non ho niente in mano,
ma mi basta sai,
che tu mi vuoi,
son certo che mi vuoi,
ancora qui,
accanto a te.
Dovunque andrai,
mi basta credere
che tornerai accanto a me.
Ma quale destino,
per quale pietra
non sono inciampato,
sono qui arrivato?
Ma qual è il motivo
del mio riso amaro?
Guardo e non c'è mai
niente di nuovo.
Quello che ho voluto
non l'ho mai trovato,
ma mi basta sai,
che tu mi vuoi,
son certo che mi vuoi,
ancora qui,
accanto a te.
Dovunque andrai,
mi basta credere
che tornerai,
sognerai e parlerai
solo di me.
……………
Ancora qui,
accanto a me.
Dovunque andrai,
mi basta credere
che tornerai,
sognerai e parlerai
solo di me.
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4. |
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COS'HANNO FATTO DI ME?
(Massimo Messina)
Vita,
brilla nel sole,
posso guardarti, sì,
toccarti mai.
Se vuoi andare via,
darci un taglio,
via dai capelli.
Se vuoi andare giù,
butta un fischio,
saluterò.
Cos'hanno fatto, dimmi,
cos'hanno fatto al mio cuore?
Cos'hanno fatto di me?
impazzirò,
chiuso in un ufficio sbarrato.
E tu, vita,
stai lì a brillare,
dalla finestra io,
tu splendi e vai.
E ancora mi dirai
che hai mentito,
ma io ti amo troppo
e quando ne uscirò,
sarò vecchio,
ma aspetterai.
Con un ventaglio,
di me non riderai mai,
ma quel ventaglio, dimmi
che soffierà sui miei occhi chiusi.
E ancora guardo
che belle nuvole in cielo,
ma una me la piglio,
se vuole Dio.
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5. |
Come sono fatto (maxmex)
03:45
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COME SONO FATTO
(Massimo Messina)
Come sono fatto,
su una panchina,in piedi, nel letto,
qui da solo oppure in coro,
con i pensieri miei.
Come sono strano,
come un bambino, mi tengo la mano,
e mi siedo più vicino,
ma mi cucino sai, faccio da solo.
Nei miei occhi verdi o nei miei occhi socchiusi,
vedo mari e vedo laghi salati.
Svelto, con un passo indietro…
Svelto, con un passo indietro...
Cado giù,
poi ritorno su, poi ricado a picco,
alzo gli occhi al cielo,
guardo giù nel vuoto.
Cado giù,
senza alcun respiro
mentre il mio sorriso dolce mi avvelena,
chiudo gli occhi e piango.
Mi sento forte, salgo e cado giù,
ma cerco un appiglio,
muoio di allegria tra gli amici miei,
poi mi sento solo.
Cado giù,
tra le malinconie fatte di giorni persi,
e nessuno mai mi tende la mano.
Perdonami, perdonami,
non so neanch'io, perché,
come mai?
Come sono vivo,
mentre i pensieri miei muoiono dentro.
Sono stanco, ma non mi piego,
ma se riesco sai, sono sfinito.
Le mie lacrime nei miei occhi deserti,
le mie mani oneste e i miei pensieri ladri,
ma non credo nel destino,
per destino, non ci credo.
Cado giù,
poi ritorno su, poi ricado a picco,
alzo gli occhi al cielo,
guardo giù nel vuoto.
Cado giù,
senza alcun respiro
mentre il mio sorriso dolce mi avvelena,
chiudo gli occhi e piango.
Mi sento forte, salgo e cado giù,
ma cerco un appiglio,
muoio di allegria tra gli amici miei,
poi mi sento solo.
Cado giù,
tra le malinconie fatte di giorni persi,
e nessuno mai mi tende la mano.
Perdonami, perdonami,
non so neanch'io, perché,
come mai?
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6. |
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TUTTI LA VOGLIONO
(Massimo Messina)
Cosa importa se il suo cuore
non è una strada da prendere?
tutti lo vogliono camminare.
Cosa importa se il suo silenzio
non è una stella da cogliere?
tutti lo vogliono carpire.
E in primavera,
il suo sorriso è polvere,
ma non importa,
tutti lo vogliono respirare.
E la sua sera
è cominciata col sole,
e questa sera
tutti la guardano andare su.
Cosa importa se il suo volto
non è una terra d'oriente?
tutti la vogliono conquistare.
Cosa importa se i suoi occhi
sono due spade di gemme?
tutti li vogliono brandire.
E il suo dolore
è un abito da sposa, già,
ma non importa,
tutti lo vogliono indossare.
E la sua rabbia
è un'aquila che ora vola in cielo,
e questa sera
tutti la guardano andare su.
Lei è così sicura
e niente è così sincera.
Lei cammina lentamente,
svelta si allontana.
Cosa importa se ha le mani
imprigionate nel vento?
tutti la vogliono toccare.
Come un'onda,
dal suo mare è fuggita d'incanto,
tutti la vogliono afferrare.
E le sue lacrime
sono seccate, già,
ma non importa,
tutti ora vogliono annegare.
E la sua sera
è cominciata col sole,
e questa sera
tutti la guardano andare su.
E il suo peccato
è candido e infelice, già,
ma poco importa,
tutti lo vogliono confessare.
E la sua storia
è cominciata alla fine,
e la sua sfera
ha cominciato a roteare
su un giro di luna nel cielo aperto,
ricco di luce,
un sogno stellato
specchiato nel blu,
figlio del nulla
e dell'universo,
brilla nel sole.
E come tutte le stelle nel blu,
non potrà che splendere
e scoppierà di solitudine.
E così si chiude
e niente svanirà nell'aria,
ma il suo odore dolcemente
tornerà ogni sera,
prima del sole,
molto di più….
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7. |
La pietà dov'è? (maxmex)
03:59
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LA PIETA' DOV'È?
(Massimo Messina)
Stanco nel mio letto
che non dormo
e guardo la televisione,
mi rigiro e penso
d'essere imbrogliato
dal telegiornale.
In Bosnia, un altro fuoco
e le lancette fanno un giro.
La pietà dov'è, dov'è?
Gare nel deserto,
gente per le strade,
vite abbandonate.
Trasmissioni nuove,
pensioni ristrette,
lotterie e risate.
E cambia l'alta moda,
il ventre gonfio di un bambino.
La pietà dov'è, dov'è?
Voglio scordare tutto,
scendere giù dal letto
e correre e poi farmi un bagno.
La pietà dov'è,
dov'è?
Pallido dal freddo,
svelto mi riparo
in un supermercato,
con il mio carrello navigo
e mi perdo tra le scatolette
del tonno sottovuoto
e tra le "fragole d'autunno".
La pietà dov'è,
dov'è?
E più in là, una donna
con il suo bambino,
ferma lì a cercare
prezzi convenienti
tra i banchi della scuola,
deve risparmiare.
Aspetta un altro figlio
e suo marito un buon lavoro.
La pietà dov'è,
dov'è?
Vorrei spaccare tutto,
lanciare il mio carrello
e gridare "lei ne ha diritto!".
La pietà dov'è,
dov'è?
Steso sotto un pioppo,
solitario, aspetto che venga l'estate,
mi addormento e sogno
un cancello aperto
per andare al mare.
Noi, in tanti su uno scoglio
e tutto il resto è recintato.
La pietà dov'è, dov'è?
Voglio scordare tutto,
voglio tornare a letto,
prima però faccio un bagno.
La pietà dov'è,
dov'è?
Voglio scordare tutto,
scendere giù dal letto,
e correre,
poi farmi un bagno.
La pietà dov'è,
dov'è?
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8. |
Io ti ascolterò (maxmex)
04:06
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IO TI ASCOLTERÒ
(Massimo Messina)
Tu adesso dimmi,
tu vecchio
dai lunghi inverni bianchi,
in quale storia ho sbagliato?
che con i libri di scuola
sembro appeso a un filo,
che vago senza memoria
in strade di vetro.
Tu ad occhi chiusi,
tu, vento dai movimenti stanchi,
di che speranze ho peccato?
che urlo nella mia gola
senza lanciare un grido,
tu che erri nel tuo passato
senza mai uscire,
dimmi qualcosa,
da quale porto salperemo?
Tu, senza ombre e vergogna,
dimmi che nulla è perduto,
che troveremo la strada.
Io ti ascolterò
senza interromperti,
finché avrai parole dentro te,
ti prego, parlami.
Quanta vita c'è nei tuoi capelli?
Io ti parlerò di me
e tu di te.
Io ti parlerò,
senza rinchiudermi
nelle mie paure e nei perché.
Ti prego, spiegami,
come si fa a diventare grandi,
io ti ascolterò.
Tu senza dubbi,
tu vela nei tuoi pensieri aperti,
di quale male ho vissuto?
che vago dentro un ufficio
senza spaccare un vetro,
che scavo nel mio futuro
senza fuggire.
Dimmi qualcosa,
in quale valle sorgeremo?
che soffieremo in pianura
e stracceremo la vita
in una folle rincorsa.
E volare giù,
senza nasconderci,
e cadere in piedi, senza età.
Ti prego aspettami,
vedo ancora luce nei tuoi occhi.
Io ti parlerò di me
e tu di te.
Io ti ascolterò,
senza commuovermi
ma porterò tutto dentro me.
Ti prego scusami,
c'è qualcosa qui,
qui nei miei occhi.
Io ti parlerò di me
e tu di te,
io ti ascolterò.
Come si fa a diventare grandi?
Io ti ascolterò.
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9. |
So che ti piace (maxmex)
05:05
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SO CHE TI PIACE
(Massimo Messina)
Dove vanno i tuoi occhi
quando il sole sta nascendo?
Vorrei dirti tante cose,
ma se tu non vuoi,
basta dire no,
basta dire mi dispiace.
Dov'è il tuo volto?
che io possa dolcemente risvegliarlo,
carezzare i tuoi capelli,
ma se tu non vorrai,
basta dirlo sai,
basta dirlo,
anche se io so
che ti piace da morire,
sì, ti piace…
É la mia voce
che ti dice queste cose,
e chiama il sole
che ti spoglierà,
un raggio dentro di noi,
e scalda tutti,
e si scioglierà
quel ghiaccio dentro di te.
Dov'è l'infinito?
che io possa finalmente sconfinarlo,
navigare nei tuoi cieli,
ma se è quello che vuoi,
giuro affonderò nel silenzio,
anche se lo so
che ti piace da morire,
sì ti piace…
É la mia voce
che ti dice queste cose
e chiama il sole
che ti spoglierà,
un raggio dentro di noi,
e scalda tutti
e si scioglierà
quel ghiaccio dentro di te…
e chiama il sole
che ti spoglierà
un raggio dentro di noi
e scalda tutti
e si scioglierà
quel ghiaccio dentro di te.
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maxmex Palermo, Italy
Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
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