Canzoni scritte, suonate e cantate da Massimo Messina.
Maxmex: Programmazione; pianoforte, chitarre, synth, voci.
lyrics
PIOGGIA SUL VELLUTO
(Massimo Messina)
Paese che vai,
rabbia e povertà che trovi,
paesaggi che incontri,
gas, veleno, terra e fuochi.
E ti ritrovi qui a giocare
solo coi tuoi dadi in mano,
oppure a sniffare
devastato sul divano.
Siamo tutti soli in questo mondo
come lampi ciechi di un secondo,
ed anche se sinceri o falsi,
non vinciamo mai.
Paese che fuggi,
sangue e crudeltà che ignori,
paure che tocchi
tanto per restarne fuori.
Un girotondo senza mani,
un orologio a meccanismo inverso,
siamo echi lontani
dopo un viaggio nel silenzio.
Fiduciosi o nel guardarci intorno,
abbronzati e crudi in questo forno,
e anche se lieti o in giorni bui,
non bruceremo mai,
finché la forza e la speranza
bruceranno in noi.
Dietro noi non c’è nessuno,
dopo noi, nessun futuro,
siamo stracci appesi a un muro,
fogli blu di un calendario.
Ammassati al bastimento,
noi, soldati di un momento,
in attesa dello sbarco,
tutti nello stesso varco.
Paese che cerchi,
pace e libertà che implori,
perso tra i fondali
o incagliato nei tuoi sogni.
Figli di un dio o di uno sciamano,
frutto di oscuro disegno,
di un perduto amore
o una notte senza impegno.
Siamo pioggia fitta sul velluto,
più del mare e meno di uno sputo,
e tutti, schiavi o bucanieri,
non salpiamo mai.
A picco senza uno straccio di telo,
sopra i trampoli su un grattacielo,
e sia realtà che fantasia,
non voleremo mai,
tanto si sa che questa vita
volerà per noi.
Oltre noi non c’è universo,
il passato è ormai disperso
dentro l’occhio del sultano,
nel cratere di un vulcano.
Tutti intorno a un fuoco spento,
senza strofe e ritornello,
navicelle senza aggancio
nel countdown senza più lancio.
Siamo gocce sul velluto,
sian di pioggia o sia uno sputo.
Dietro noi non c’è nessuno,
dopo noi, nessun futuro,
siamo stracci appesi a un muro,
fogli blu di un calendario.
Oltre noi non c’è universo,
il passato è ormai disperso
dentro l’occhio del sultano,
nel cratere di un vulcano.
Come fogli di un concerto,
adagiati su di un palco,
portellone sempre aperto,
tutti pronti al grande salto.
Figuranti del film muto,
scivoliamo in un imbuto,
prigionieri dello spazio
come insetti in un topazio.
Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.
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