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Olon Felne (Maxmex - vers. 2017)

by maxmex

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1.
-instrumental-
2.
IL TEMPO NON DÀ RISPOSTA (Massimo Messina) Verdi comete di falò e onde nere, solitudine esposta sotto i raggi del cielo. Sceso dalla luna, mi ha riconosciuto quello che mi resta e che ho già perduto. Nel buio passa fredda come un treno, è difficile a dirsi come faccia sereno. Cerca la sua costa, la conchiglia, il mare, il tempo l’ha perduta e non può tornare. E intanto interseca i suoi nodosi inverni, li farò gioire ne farò rumore. Il tempo passa e l’acqua ascolta, per ognuno che si vuol conquistare, il suo giorno è più lontano. Querce di plastica in vasi, gong di vetro, li farò fiorire ne farò stupore. Il vento canta e l’acqua ascolta, per ognuno che si vuol subissare mai nessuno può riuscire a toccare la sua sponda. Il tempo non dà risposta, non la dà. Resta il rammarico dei mari non perduti, li farò fluire nel mio acquoso cuore. Il tempo è acqua e l’acqua scotta ed il prossimo ci si può riscaldare il suo offrendogli la mano. Quel figlio pavido che traversò il mio fiume, mi lasciò intuire il mio eroso errore. Il tempo parlò e la sua scorta la mia anima mi lasciò intravedere, aggregandosi al suo capo, raggiungendo la sua sponda. Il tempo non dà risposta, non la dà. Nel cielo appare l’aurea congiunzione della luna che sale e quel poco che ride della via sfortuna, costellata e tonda, che ci vuol beffare quando arrivi un’onda. Il tocco magico dell’acqua-vita è strano, brucia per lenire proprio il dio dolore. Il tempo passa e la trasporta dove ognuno ci si può inabissare, conoscendo il suo destino. Il viso pallido della luna che chiama, l’atrio di un cortile, il suo figlio sole inventa un’arma e un’arma è sporca. Per qualcuno che si vuol ineclissare, mai nessuno può riuscire a toccare la sua sponda. Il tempo non dà risposta, non la dà. Se un giorno guarirò, giuro che mi chiama quella voce nuova tesa a liberare il tempo, l’acqua e la mia svolta, per ognuno che si vuol battezzare nell’abbraccio più scontato. Verrà il suo alito a tingerci i capelli, li farà brunire, gli darà splendore. Il tempo passa e l’acqua ascolta, per ognuno che non vuol più sapere mai nessuno può riuscire a toccare la sua sponda Il tempo non dà risposta, non la dà.
3.
STELLA MORENTE DEL SUD (massimo messina) Stella cadente del sud, il vento porta con sé voglia di stare laggiù al fresco odore del thè. Stella splendente del ciel, onde di abeti blu, perla di luna rossa non dovrai piangere più. Invecchio al buio con te, lavoro il grano se vuoi, stella nel blu non sarai sola, il vento ora su me ti guiderà. Dimmi che altro sogni, che altro vuoi, agli occhi di un oceano, vergine e madre dei miei inverni più grigi (dimmi madre che altro vuoi?) che al sole si scioglievano. Vergine dimmi, che cercavano quei pescatori di quei cieli più rossi (madre dimmi che altro vuoi?) che al polo si stellavano, vergine blu. L'alba del dì che verrà, si dice che non vedrai ma amo il coraggio che avrai, stella ridente del sud. Stella di un cortile, stella di fiume e di parole, stella che nasce nel tuo cuore. E un fuoco ora mi sconvolge, è voglia di infrangersi, un nido di fronde, non so, d'esser felice, voglia di stringermi, sfrangiarmi e fondermi in te, urlo nel vento e abbraccio la tua voce. Questo sole mi brucia e non so darmi pace, non so esser felice. La luna sale lassù mandorla degli occhi tuoi, la luce è l'alta marea, il vento un carro di buoi. Cieco, non trovo un perché non devi sperare più ma oggi torno da te stella morente del sud.
4.
L’ALBERO DELLA FORTUNA (Massimo Messina) L’albero della fortuna ti ha preso la mano per andare via, lontano da me, un lampo negli occhi e via. Là c’è la fortuna e tu ridi forte e il vento forte si avvicina. Là c’è la fortuna, scontate scuse come il sole la mattina. Lontano mi persi nel fuoco dei sensi miei, ora è sole e non tramonta mai e quel sole è su noi. Aiutali sinceri i tuoi vent’anni, io non li ho più, perdonerò perché li so lontani. Pioggia e vento non vuoi, no, perché non ridi con me e non mi stringi più e non mi tocchi? Fogli contro un tavolo, biro. Perché non sogni con me? io catenaccio e tu non mi apri, visi bui si scavano le notti. Soffia il vento ma poi, come i primi giorni, più non ridi eppur siamo perfetti pagliacci. Come i primi sogni, non ci siamo e non voglio nemmeno sentirli. Volti strani, la mattina, hanno il sole nel cuore e negli occhi. Come vuoi, corri amore corri su, quei pagliacci saluteranno e tutto torni come prima a reggere appena le notti appese al sole e il sole si avvicina.
5.
CUORE SCONFITTO (Massimo Messina) La pioggia cade su me ma non la sentirò e il mio passo convinto cadrà, dolcemente mi ci poserò. Il vento mi spezzerà ma non mi pentirò, è un singhiozzo di foglie l’età, come un manto mi proteggerò. E se mai un po’ di vita avrò, il mio sogno non finirà perché il cuore mio batte, padrone è lui, io non so quello che farò. Sboccerà un fiore dentro me finché vita e respiro avrò, ogni ruga ha una fronte ma non è mai la metà di un’eternità. La pioggia finirà ma il mio cuore sconfitto saprà riordinare la vita che è in sé, perché un cuore sconfitto lo fa. Sboccerà un fiore dentro me ma il mio cuore sconfitto sarà, non un pianto o una stella per lui perché un cuore sconfitto vivrà.
6.
VIE DI VENTO E SOLITUDINE (massimo messina) Esco dalla porta, a un'ora dalla casa, non so qual è il destino che mi accompagna, qual è la mattina che mi perse. E poi ora, riguardo le vie che ho vissuto e la mia, solitaria e profonda, sta per darmi un messaggio che l'autunno diventi coraggio e dividerci ancora come il pane che spezzi. Ritrovo le vie ineguagliabili di vento e solitudine. Io andrò con nuovi abiti, estemporaneo ed umile, incrocerò altre vie. Io andrò dove pensi tu, io non ho perduto te ed ora è facile riavere le mie impercettibili risposte inaccettabili. Amore che ora illumini, leggendaria e sferica, puoi darmi altre vie? Non so cosa pensi tu, io so che ho perduto te e non è facile. Nell'amicizia e nell'incoscienza, trasformo un mandorlo in una mimosa, la primavera. nelle stagioni sterili. Da maggio, anch'io avrò nuove fobie pronte a uccidersi ancora. Fa che l'ultimo viaggio non annienti quel cielo prodigio, voglio illudermi ancora che il destino mio sia lì... Io andrò dove pensi tu, io non ho perduto te ed ora è facile riavere le mie impercettibili risposte inaccettabili. Amore che ora illumini, leggendaria e sferica, puoi darmi altre vie? Non so cosa pensi tu, io so che ho perduto te e non è facile. Ritrovo le vie ineguagliabili di vento e solitudine.
7.
AMORE HAI VINTO TU (massimo messina) Cerco onestà, remo un giorno di più, agli occhi di un gran monte che sbuccia per me quell'aspra nuda sponte che non mi ha visto più. Amore hai vinto tu, tu che non sogni mai ma agli occhi di una avidità che non rinuncia mai, perdonami se vuoi, tu che non hai supplica. Cieco, distrutto da ciò che dirai, dagli occhi di una fronte che non asciugo più, dal blu verde orizzonte che non osservo mai. Amore mio che vuoi, tu che non osi mai dagli occhi di una lacrima che non ti spunta mai, amore dove vai per ogni rivincita? Errori non ne hai mai, tarocchi e fatalità, quell'aquilone vuoi che non voli mai. Parole non ne dai, né piogge di musica, quella stella tu vuoi che non muoia mai. Cerco di stare al di fuori di me, ma come in ogni fronte, non mi accorgo più degli altri, quelli tutti uguali, scombinati eroi. Amore hai vinto tu, tu che non ridi mai, ma agli occhi di una lacrima che non asciuga mai, amore tornerai, tu che non mi manchi mai. Timori non ne hai ma oggi dimentica, amore fiorirai, tu non sboccerai. Agli occhi hai vinto tu, selvaggia e romantica, ed io che non ho più, che non seppi mai, che aspetto quella lacrima che non ti spunta mai, che sorgo luna limpida, che non rinuncio mai. Amore hai vinto tu, purché non sia musica, parole...
8.
DIMMI CHE VUOI (massimo messina) Dimmi che vuoi, cosa non vuoi, dimmi che fai, dillo tu chi sei, segui fili, fatti tuoi. Ridi di più, tocchi quel blu, sogni di più, chiudi, spegni, guardi su. E ti accorgi della vita che lontana fugge al buio, è già partita. Stringi di più i tuoi domani mentre giri l'angolo e ti svegli, se piangi, tiri su. Dimmi, l'avrai quello che vuoi, quello che sei e non sei mai, dubbi, sogni, quel tuo blu. Episodi della vita che lontana fugge al buio, è già partita. Svelta infili l'angolo e ti svegli, sorridi e sei tu.

about

Canzoni interamente scritte, suonate e cantate da Massimo Messina / Room-Studio @ 2017;
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credits

released June 24, 2017

Disegno originale di "Massimo Messina"

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about

maxmex Palermo, Italy

Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.

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