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1. |
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È TUTTA MIA QUESTA STORIA
(massimo messina)
Ho un conto aperto nel passato
ma il cuore mio non mette in moto.
È tutta mia
questa impareggiabile storia
per cui ho viaggiato,
è tutta mia
questa incontentabile vita
per cui ho vissuto.
Vi lascio solo il mio cappello,
lo passo a prendere
tra qualche giorno
e m'incammino
con invulnerabile sfida
nel mio passato
col sacco mio
pieno di molliche di pane
per il mio ritorno.
È tutta mia questa storia
e il tempo che è passato.
È tutta mia la mia vita
e tu me lo hai riconfermato.
È solo mia questa rabbia
che prende i colori del mare,
questa allegria,
mia imperdonabile amica,
la solitudine, inseparabile sposa.
Ma sono fiero dei miei occhi
che mi han guidato in questi giorni,
mentre li vedo
che si ridispongono in fila
e mentre m'innamoro di più di te
che in fondo, poi,
sei la mia stessa vita,
per te ho viaggiato tanto.
È tutta mia questa storia
e il tempo che è passato.
È tutta mia la mia vita
e tu me lo hai riconfermato.
È solo mia questa rabbia
che getta i suoi occhi nel cielo,
questa allegria,
mia imperdonabile amica.
la solitudine, inseparabile sposa.
È tutta mia la mia storia.
È solo mia questa rabbia
che prende i colori del mare,
questa allegria,
mia imperdonabile amica,
la solitudine, inseparabile sposa.
È tutta mia la mia storia.
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2. |
Lupo dei boschi (maxmex)
03:54
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LUPO DEI BOSCHI
(massimo messina)
Io temporale divento
poi cado nel vuoto,
sono un lupo perduto nei boschi.
Invento un prato d'argento
lo stendo e ci dormo,
sono un lupo perduto nei boschi,
io sono un lupo perduto nei boschi.
Incontro l'aria di marzo,
mi fermo e mi volto,
muso a nord
e neve nel cuore.
Poi faccio il giro
di cento portali e ritorno,
sono un lupo perduto nei boschi,
io sono un lupo perduto nei boschi
M'incanto e sono il fuoco
che brucia il mio fianco,
né scoprirò coi respiri il verso.
Poi mi sfilo di dentro
un torpore profondo,
lo getto in acqua,
mi siedo e aspetto
che arrivi in fondo.
L'odio non può
confortare il pianto,
camuffarsi da profondità.
L'odio non può,
ogni muro è un pianto
ed io sto crollando.
Quel sole che va giù,
che ha veduto e tutto sa,
del mio aspetto ride.
Io sono un lupo
perduto nei boschi.
Nel santo silenzio
che racchiude il mio pianto,
l'universo custodisce il senno.
Ogni grido o dissenso
nel suo occhio rotondo,
sorriderà,
dando pace al mondo,
respiro al tempo.
L'urlo mio può
soffocare il pianto,
conquistare le profondità.
L'urlo mio può,
ogni suono è un canto
ed io sto volando
nel sole che va giù
che ha veduto e tutto sa,
al di fuori dei passati solitari
e di vertigini
camuffate ad arte
da ascensori o uffici,
il distacco dal binario
fa di me un bersaglio mobile,
io dimenticato,
io lupo dei boschi.
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3. |
Roby (maxmex)
03:37
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ROBY
(Massimo Messina)
Un mare profondo tra gli alberi,
prima di tutto,
prima di illuderti,
sognavi un blu cielo
per liberi gabbiani enormi,
file di alberi.
"Blu cielo tra gli alberi,
domani ci vado e dormo lì,
magari mi siedo
e respirerò dal mare
il rosso dei crepuscoli."
"Domani è festa
e forse resto un po' di più."
Ma stiamo qui
con le lacrime in mano ormai,
coi bicchieri senza dissetarci,
con parole senza risponderci
ma dovunque sarai
io non ti scorderò mai,
Roby…
Un vento leggero,
le macchine ferme tra i monti,
zaini sui cofani.
Domani è un bel giorno
per ridere,
ricco di sogni,
di terra in Canada.
"Blu cielo tra gli alberi,
domani ci vado e dormo lì,
magari mi siedo
e respirerò dal mare
il rosso dei crepuscoli".
Sarà perché quel sogno
forse è uguale al mio,
e pure tu,
che ora stringi il tuo cuore,
lo sai,
quando piangi di notte, svegliami,
quando trovi parole, cercami,
perché chiunque sarai,
non ti ho scordato mai,
Roby…
E intanto il blu cielo tra gli alberi
rimane chiuso perfino il lunedì
e mentre ti vedo andare via
il cielo è nero,
strade, elicotteri e un tassì.
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4. |
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LA MIGLIORE SEI TU
(massimo messina)
La migliore sei tu
con i tuoi denti bianchi.
La migliore sei tu
con il tuo guardare avanti.
Sei più forte di me
che non so restare solo,
che mi ami così,
senza soldi né lavoro.
Hai ragione anche tu,
non si può tornare indietro
ma è più forte di me,
meglio guardare avanti
e brillare così
come stelle nel buio
sorseggiando un caffè,
rilassati e ridenti.
La migliore sei tu,
le altre sono falsi quadri.
La migliore sei tu
che ti svegli la mattina
e prepari il caffè,
stiri e apri la giornata
senza perdere mai
il tuo sguardo da bambina.
E se esco con te
streghi con la tua risata.
La più bella sei tu
dolce, ladra,
imperfetta ed agra.
E andiamo così
piedi a terra
e occhi in cielo.
La migliore sei tu
col coraggio di chieder scusa.
È meglio così,
non si può tornare indietro,
forse è meglio lasciarsi
ma è più bello poi rincontrarsi
tra neon e fiorai
per le strade del centro,
raffreddati anche noi
mentre il traffico scorre immenso.
E star fermi lì,
quasi fosse un anno intero
senza vederci mai
poi rincorrerti per dirti:
Che fai?
Dove vai?
Hai ragione anche tu,
non si può tornare indietro
ma è più forte di me,
meglio guardare avanti
e brillare così
come stelle nel buio,
la migliore sei tu
col coraggio di chieder scusa.
Meglio così,
non si può tornare indietro,
forse è meglio lasciarsi
ma è più bello poi rincontrarsi
tra neon e fiorai
per le strade del centro.
La migliore sei tu....
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5. |
Nuvole di vento (maxmex)
04:32
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NUVOLE DI VENTO
(Massimo Messina)
Possa essere luce nei tuoi occhi,
che tu possa guardare il mondo.
Possa essere la tua mano,
che tu possa sentire.
Possa essere l'aria del mattino
che ci porti a ballare, un giorno.
Possa essere la vergogna
che ci faccia arrossire.
In questo sole che scalda le mani,
passava l'auto del Giudice
e non m'importa
cosa mai potrà succedermi,
in questo giorno che va via,
noi siamo nuvole di vento.
In questo sole che stiamo aspettando,
guardo la strada e le macchine
ma non m'importa,
niente ormai potrà sconvolgermi,
in questi nostri secoli,
noi siamo nuvole di vento.
Forse perché è già mattino,
fuori fa freddo
e non mi sento più le mani.
Possa essere pioggia nel tuo viso,
che ti possa asciugare il vento.
Possa essere tu quel ramo,
che tu possa ascoltare.
Possa essere un improvviso tuono
che ci faccia svegliare dal buio.
Possa essere la speranza
che ci faccia lottare ancora.
In questo sole che scalda le mani,
passava l'auto del Giudice
e non m'importa
cosa mai potrà succedermi,
in questo giorno che va via,
noi siamo nuvole di vento.
In questo sole che stiamo aspettando,
guardo la strada e le macchine
ma non m'importa,
niente ormai potrà sconvolgermi,
in questi nostri secoli,
noi siamo nuvole di vento.
Forse perché è già mattino,
fuori fa freddo
e non mi sento più le mani.
In questo sole che scalda le mani,
passava l'auto del Giudice
e non m'importa
cosa mai potrà succedermi,
in questo giorno che va via,
noi siamo nuvole di vento.
In questo sole che stiamo aspettando,
guardo la strada e le macchine
ma non m'importa,
niente ormai potrà sconvolgermi,
in questi nostri secoli,
noi siamo nuvole di vento.
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6. |
Straniero tu (maxmex)
05:11
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STRANIERO TU
(Massimo Messina)
La vita che ho vissuto
non l'ha portata il vento,
all'ombra di un saluto,
il sonno mi ha disteso.
Il vino che ho bevuto
non è piaciuto tanto
a chi non l'ho versato,
per chi non me l'ha chiesto mai.
Adesso ho un po' paura,
prima la notte era più scura
ed io con lei.
Tu da dove sei venuto?
da cosa sei fuggito tu,
così gentile,
così sprovveduto?
Straniero tu,
con le tue foglie al vento,
felice col tuo pianto,
tu, così feroce,
così delicato.
E in mezzo a tanti fiori,
la vita non mi ha ucciso
con il suo sguardo schivo
che, ahimè, non conoscevo.
Il sogno è terminato
però non mi ha svegliato nessuno
e resto appeso
al mio aquilone al vento.
Ma confesso la paura
per questa morte,
l'avventura e il suo nome.
Tu da dove sei venuto?
da cosa sei fuggito tu,
così gentile,
così sprovveduto?
Straniero tu,
con le tue foglie al vento,
felice col tuo pianto,
tu, così feroce,
così delicato.
Vedi amico quanta vita c'è?
Venuto dal mistero
a raccontare il mondo
per chi non sembra vero
quel vento che leggero va…
quel vento che leggero va…
Tu da dove sei venuto?
da cosa sei fuggito tu,
così gentile,
così sprovveduto?
Straniero tu,
con le tue foglie al vento,
felice col tuo pianto,
tu, così feroce, così delicato.
Vedi amico,
vedi amico (Straniero tu).
(Straniero tu)
(Straniero tu)
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7. |
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IL GIOCO CHE FAI
(massimo messina)
Mai che raccogli
le tue lacrime nelle mani,
mai che poi dalla porta tua
se ne vanno i dolori.
Mai che ti svegli d'improvviso
e vai così nella notte,
mai che poi sola te ne stai
tra domande e pensieri.
Ma il gioco che fai è così,
e ti voglio sempre così,
con tutti i dubbi tuoi,
non cambiare.
Bella
che sorridi ad occhi chiusi,
sono qui
se mi vuoi ascoltare.
Mai che dipingi
le più pallide emozioni,
mai che poi
dai silenzi tuoi
nasceranno canzoni.
Mai che ti specchi
e il tuo viso sta così,
ore ed ore,
mai che poi i solitari tuoi
riescano senza imbrogli,
già,
ma il gioco che fai è così
e mi piaci sempre così,
con tutti i vezzi tuoi,
non cambiare.
Bella
che cammini a piedi nudi,
sorridi
se mi vuoi abbracciare.
Bella
che ora stringi le mie mani,
socchiudi gli occhi tuoi,
non cambiare.
Rosa
che risvegli il mio mattino di luci,
gli occhi tuoi
non cambiare mai.
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8. |
Vita comune (maxmex)
04:19
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VITA COMUNE
(massimo messina)
Abito al numero 11
e fabbrico sogni improbabili
incubi,
cuori di plastica,
tedio e follie,
quello che capita
e di tutto quello che vedrai
contorni e colpi di testa
per pensare a quello che non vuoi,
soffici ciottoli
tra alberi di numeri,
parole ed enfasi,
scorciatoie lunghe chilometri,
poi alibi,
finezze e scortesie.
Ho un album
di quel che non succede mai,
togliendo quel che mi resta,
il pensare a niente,
è tuo, vuoi?
Comunque,
auguro fantasie
a tutti voi compresi mai,
un mondo più illogico
senza semafori.
Abito al numero 11
della vita comune
e fabbrico sogni improbabili,
cuori di plastica
e tutto quello che vedrai dentro te.
Strabiche ferrovie
poi scatolette di bugie,
accenti sbagliati,
virgole cadute
e scorte di parentesi.
E mi precipito
se il campanello mio non suona mai,
comunque, ciò che mi basta
è pensare a quello che non vuoi.
Comunque,
auguro fantasie
a tutti voi compresi mai,
un mondo più illogico
senza semafori.
Abito al numero 11
della vita comune
e fabbrico sogni improbabili,
cuori di plastica
e tutto quello che vedrai dentro te.
Abito al numero 11
della vita comune
e fabbrico sogni improbabili,
cuori di plastica
e tutto quello che vedrai dentro te,
quello che vedrai dentro te...
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9. |
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SPERO SIA IO IL TUO DOMANI
(Massimo Messina)
Mi spiace dirti certe cose
ma certe cose non le posso dire.
D'accordo prendo qualche cosa,
no, non posso accettare.
Speriamo vada via la luce
così guardo nel buio.
Ho voglia di vedere amici,
dai, restiamo da soli.
Ma ricorda, in ognuno di noi
c'è un bambino con la sua stella
che ritorna a giocare nei prati.
E sento vicino
il mare e la tua mano
come un'onda accarezzarmi il viso,
il viso incerto di un gabbiano
col suo occhio deciso.
E ho voglia di dirti ti amo,
di guardarti allo specchio,
padrona di sapere tutto
e non credere a niente.
Ma ti incontro,
un raggio di sole è il tuo sorriso
e sei una stella
colorata su un foglio di scuola.
E non c'è nessuno
ma poco importa
con tutto quello
che abbiamo da dire,
tutto quello
che abbiamo nel cuore.
Non c'è nessuno dietro la porta,
non c'è nessuno che accenda la luce,
mai nessuno che aggiunga qualcosa
al silenzio in cui mi sono avvolto
e quando parli tu mi hai già scoperto,
fingendo di trovarmi sciolto
mi hai gelato sbuffando.
E non capisco perché vinci
ma ti piace imbrogliare,
girare tutte le mie carte
ed io resto a guardare.
Ma ti amo
e mi piace restare nel tuo gioco,
così, nel mazzo,
aspettando che peschi una carta
e spero sia io nel solitario,
nel tuo rispetto
e nel tuo respiro,
io nel tuo guardare lontano.
Spero sia io quella moneta
che tieni in tasca
e non spendi mai,
la lancetta in cui guardi le ore.
Spero sia io il tuo domani,
il tuo domani spero sia io.
Ma ricorda in ognuno di noi
c'è un bambino con la sua stella
che ritorna a giocare nei prati
e sento vicino...
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10. |
Scende la sera (maxmex)
03:33
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SCENDE LA SERA
(massimo messina)
Strano pomeriggio
che saluta
e prende il giorno per mano,
entra nei muri,
nella televisione accesa,
passa nei miei occhi
e si aggiunge
a queste ore che vanno,
lente naviganti
di una calma e infinita attesa.
Scende la sera
con le sue mille luci offuscate,
col suo vento alle porte.
Cala il sipario sopra i tetti
ed il marmo stremato
dopo il sole al mattino
coi suoi telefoni,
quelli che squillano,
corri e non risponde nessuno,
con le sue stelle d'agosto
precipitate dal cielo
che nessuno raccoglie.
Sbatte la serranda,
ho un sussulto
e cade il telecomando,
ho aperto gli occhi
eppure sto dormendo ancora.
Scende la sera
con le sue finte barche nel mare,
fisse nell'orizzonte,
col suo miracolo
dalle infinite reti abbassate
dove il mare è un respiro,
coi suoi misteri di mappe stellate
e un silenzio
sterminato nel buio,
sui pescatori protetti
ed accompagnati da un cielo
che la luna rincorre.
Scende la sera
sui miei verdi occhi arrossati,
sopra un uomo alle corde,
cala il sipario,
e forza, ancora un ultimo passo,
se ne trovo il coraggio,
su quel bicchiere
amaro e sollevato nel cielo
che ora brinda nel buio.
Mentre da fuori,
cigolanti ruote di un carro
che si trascina,
la notte.
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11. |
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SPLENDIDO E LEGGERO
(Massimo Messina)
La vita sta lì,
seduta su un muro
ma sorride ha le gambe distese
e aspetta qualcuno
poi fugge nei campi,
è il profumo dei fiori,
è appresso a una stella,
la mela più dolce,
socchiude gli occhi
per parlare di pace.
La vita è così,
è tutta da dire,
da rimpiangere, da bere,
un vento con cui giocare,
è luce dei fari,
il calore dei fuochi,
è un film da girare
nei boschi più soli
dov'è che andremo
a parlare di pace.
La vita è così
e tu non la puoi cambiare,
svela il suo mistero,
la vita è nei pesci,
la vita è nel mare.
Splendido e leggero,
la vita che sogna,
la vita che incontra,
la vita che sale,
la vita è lo scoglio
in cui s'infrange l'onda.
La vita è una barca
su un fiume d'argento
che galleggia,
ci guardi
e dentro non c'è nessuno.
Ma io che l'ho amata
e non le ho offerto mai fiori,
né ho mai preso una stella,
le mele più dolci,
perché continuo a parlare di pace?
La vita è così
e tu non la puoi cambiare,
svela il suo mistero,
la vita è nei pesci,
la vita è nel mare.
Splendido e leggero,
la vita che sogna,
la vita che incontra,
la vita che sale,
la vita è lo scoglio
in cui s'infrange l'onda.
La vita è così
e di lei si può dire
tutto con certezza,
tanto tutto è vita,
vita disperata,
vita allegra e smorta,
la vita che insegna,
la vita che imbroglia.
Splendido e leggero,
la vita ci aspetta,
la vita ci ascolta.
...perché continuo
a parlare di pace?
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12. |
Uno di troppo (maxmex)
03:50
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UNO DI TROPPO
(massimo messina)
Io vorrei nascondermi
solitario tra i cespugli
sotto gli alberi,
fuggire dai fiumi di macchine,
dai ritardi, dalla gente,
dai discorsi muti ed inutili.
Io vorrei disperdermi
come fumo
poi salire in cieli liberi,
un'aquila,
nube di polvere,
sbriciolarmi in mille pezzi
pur di non sentirmi
uno di troppo
fiducioso e sincero,
con un sorriso,
col suo giornale in mano.
Vorrei spaccare il mondo
ma mi vedo,
sono uno fra tanti,
con un lavoro,
con la macchina e vado
su strade grigie
e già tracciate.
Io potessi sciogliermi,
liberarmi dei vestiti
e a piedi liberi,
correre tra i vialetti pubblici,
negli spiazzi delle chiese,
sui carboni ardenti.
Brucio e continuo,
senza voltarmi indietro,
salto nel vuoto,
sorridente e planato
sul muschio di un bel bosco
e trasportato
dagli umori del vento,
vago smarrito come un bimbo
e mi perdo tra gli alberi.
Ma intanto sono solo,
sono uno di troppo,
sempre al lavoro
ma ogni tanto mi siedo
così socchiudo gli occhi
e faccio un giro di cielo…
(così socchiudo gli occhi
e faccio un giro)
un giro di cielo....
Comunque io
vorrei nascondermi.
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13. |
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CONDANNATO A VOLARE
(massimo messina)
Sento che non ritorneranno
cose che non abbiamo più,
frasi che abbiamo
un tempo pronunciato,
volti che non guardiamo più,
strade che abbiamo già smarrito,
fuochi che non accesi mai,
poesie che abbiamo
un dì legato al cuore,
storie tristi e sorrisi miei.
Sento
che il giorno sta arrivando,
che non si torna indietro,
come dicevi tu.
Luna aspettami,
torna più su
e dimmi come faccio
a tirarmi indietro,
questo cuore in moto
non si ferma più.
Tu mi hai condannato a sognare.
Sento rumori del passato
rompersi nel silenzio mio,
cadere
e sbriciolarsi in un sorriso
questo pazzo dolore mio.
Se mai, forse, ritroveremo
dubbi e perché sopiti mai,
ben venga presto
anche un triste ricordo,
bruci questo tormento mio.
Luna aspettami,
torna più su
e dimmi come faccio
a tirarmi indietro,
questo cuore in moto
non si ferma più.
Tu mi hai condannato a sognare.
Vento,
che a lungo mi hai guidato,
a te ho offerto il mio viso
come volevi tu,
dunque ascoltami,
soffia di più
a spezzare il filo
che mi porta in alto,
che mi lega giù.
Sono condannato a volare.
Dentro di me,
ora l'alba è di vetro,
nuvole nel cuore mio,
dal cielo sul mio corpo
fango e pioggia,
terra,
quello che vuole Dio.
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14. |
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È TUTTO IL GIORNO CHE CAMMINO
TRA LE AUTOMOBILI DEL CENTRO
(massimo messina)
È tutto il giorno che cammino
tra le automobili del centro,
nessuno stringe la mia mano,
non mi saluta mai nessuno.
L'aria di feltro che respiro
frena le lacrime di vetro,
lente si adageranno al suolo,
non le raccoglierà nessuno.
Uomo senza amore,
solitario,
in un mondo
che non scoprirà nessuno.
Vuoto, senza cuore,
solitario,
stelle in cielo,
quando ritorneranno?
Comincio a correre e mi giro
ma è inevitabile,
mi vedo riflesso nei vetri di un faro
e sembro un vecchio calendario.
Chiavi di ruggine mi levo
dal cuore e corro via di nuovo
contro lo smarrimento umano
ma non mi toccherà nessuno.
Uomo senza amore,
solitario,
in un cerchio
nessuno stringe la mia mano.
Vuoto, senza cuore,
millenario,
tutti intorno ora rideranno.
È tutto il giorno che cammino
tra le automobili del centro.
Provo a dimenticare invano
coi miei sorrisi da bambino
che dentro me c'era anche un uomo
ma non importerà a nessuno.
Uomo senza amore,
solitario,
del mio pelo
non se ne accorgerà nessuno.
Uomo senza nome,
disumano il mio urlo,
non si volteranno.
È tutto il giorno che cammino
tra le automobili del centro.
E tu ridi pagliaccio in un film muto
il tuo strano saluto.
Accudisci la notte in un bisbiglio,
errato consiglio.
Accompagni la morte nel suo inciso
col tuo agro sorriso.
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15. |
Il mio fuoco (maxmex)
06:03
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|||
IL MIO FUOCO
(massimo messina)
Quel ramo nell'arcobaleno,
quel treno fermo tra i ricordi,
è il mio fuoco.
Al mare un giorno affideremo
i nostri occhi nostalgici.
Niente appare
perciò non scompare,
negli orizzonti poi il sole risale.
Chissà che cosa incontreremo,
si alzerà il vento e gli aquiloni
e il mio fuoco?
se nei tramonti in cui entreremo
avremo gli occhi lucidi...
Mentre sale,
quel fuoco scompare,
pochi discorsi
per ciò che rimane.
Chissà che cosa inventeremo,
quali sono gli orizzonti del cuore
e il grande fuoco che
volando va,
tuonando va e va.
Leggera corre come un treno,
breve rincorsa
e un grande salto nel vuoto,
è il grande fuoco che
volando va,
tuonando va.
Mentre sale
quel fuoco scompare,
quando il fuoco è giovane
sale e va e va.
Chissà se ancora sogneremo,
la vita è corsa
e il nostro cuore il motore
e quella voglia che io non ho più
dove sarà?
Le mani aperte a ciel sereno,
le valli impazzite di fiori,
è il mio fuoco.
Noi, grandi aquile di un cielo,
torneremo invisibili,
troveremo lì pure gli amici
ad aspettarci e giocare felici.
Chissà se mai ritroveremo
risposte certe
ed entusiasmi insonni,
quel grande fuoco che
volando va,
tuonando va e va.
Chissà se ancora rideremo
battute sceme,
se apriremo mai il cuore
al nostro mondo che
girando va,
girando va.
Succhieremo l'amore un domani
come un fiore dai petali amari
e la vita
che svelta corre come un treno
prende rincorsa,
impatta e salta nel vuoto
e questo fuoco che volando va,
ritornerà.
Mentre sale,
quel fuoco scompare,
quando il fuoco è giovane
sale e va e va.
Chissà che cosa inventeremo,
quali sono gli orizzonti del cuore,
e il grande fuoco che volando va,
tuonando va e va.
Leggera corre come un treno,
breve rincorsa
e un grande salto nel vuoto,
è il grande fuoco che volando va,
tuonando va…
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16. |
Tutte le volte (maxmex)
04:45
|
|||
TUTTE LE VOLTE
(massimo messina)
Io m'incammino
con il vento tra i capelli
in una sera colorata a mano,
coi pennarelli ben nascosti
dai riflessi di un'ampia
luna d'asfalto.
E mi trascino quasi a stento
tra i sospetti,
provato da ogni tua sventata scusa
che, se potessi,
volentieri cambierei con una stella.
Tutte le volte che non hai pianto.
Tutte le volte che non ho vinto.
Tutte le volte ma ora è diverso.
Tutte le volte che corri via di fretta.
Tutte le volte che non hai tempo.
Tutte le volte che ho sbagliato tutto.
Potessi cedere
al mistero dei tarocchi,
pupe di cera e sfere di cristallo,
nel mio futuro certamente guarderei
ma ora no,
non so più se farlo
perché mi preoccupo
di ciò che non vedrei,
ma tutto questo non mi fa paura
quanto il piacere del tormento
e non m'importa se sei una strega.
Tutte le volte
che non ti ho accanto,
spengo la luce e non ho sonno,
tutte le volte mi sento solo.
Tutte le volte
che ordini una pizza,
tutte le volte che ridi troppo,
che non mi dici "son felice",
io continuo a pensare
che nel paradiso,
senza odio e dolori,
nessun uomo può esser felice,
in un mondo violento di pace,
senza lacrime e senza bugie.
E guardo l'orologio
e sono in ritardo
per imparare a stare solo,
per litigare con qualcun altro.
Come sei bella,
come sei diversa,
così distratta
che non mi tocchi
con il tuo sguardo.
Son felice e tu?
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17. |
Viver lontani (maxmex)
05:51
|
|||
VIVER LONTANI
(massimo messina)
Chi mi darà
il suo sorriso
chi mi darà?
Chi mi renderà
il suo mattino
chi mi renderà?
Se i miei occhi
lei vorrà sinceri
sono qui,
qualcuno glieli porti domani.
Chi difenderà,
i suoi capricci
chi li difenderà?
Chi mi parlerà
dei suoi progetti
chi mi parlerà?
E se poi
volesse le mie mani,
sono qui,
qualcuno presto corra,
è già tardi.
Dimmi che mi ami,
dimmi che pensi,
dimmi che sogni.
Viver lontani,
senza discorsi,
senza attenzioni.
Chi addormenterà
le mie tristezze?
Chi le accosterà
le mie finestre?
Chi mi spenderà
con parsimonia
e poi mi spoglierà
con gioia?
E se volesse le mie ossa,
sono pronto a vendere la pelle,
i miei anni.
Dimmi che mangi,
dimmi che ascolti,
dimmi che inventi.
Viver lontani,
volare spersi
come gabbiani,
soli, soli.
Dimmi che mi ami,
dimmi che pensi
al mio domani.
Viver lontani,
liberi e sciocchi
come sorrisi,
soli, soli...
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maxmex Palermo, Italy
Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.
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