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1. |
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DAI UN SENSO TU ALLA MIA VITA
(Massimo Messina)
Le praterie,
le lunghe corse in discesa,
la tua casa…
A volte sai,
mi fermo e guardo la scuola,
sempre chiusa
e penso che
devo inventare qualcosa,
una scusa
ma niente mai
copre il mio senso di colpa,
come brucia.
Amore mio,
quanto ti vorrei,
tu non lo sai,
quanto ti vorrei.
Le mani tue,
le passeggiate di sera,
quella luna
che a volte sai
ci accompagnava,
com'era silenziosa
e le poesie,
quelle risate per strada
a bocca chiusa.
Amore mio,
quanto ti cercai,
tu non lo sai.
Non ha senso più la mia vita,
non credo più a questa storia,
non trovo più quella strada
che mi hai insegnato tu,
amore sai,
non la cerco più.
Le frasi mie,
quelle ambizioni di strada,
di provincia
e la follia
di andar lontano in salita
finché hai forza,
negli occhi tuoi,
gli sguardi senza risposta,
una frusta.
Amore mio,
quanti anni ormai,
amore mio,
dai un senso tu alla mia vita,
cambiala tu questa storia,
trovala tu quella strada
che non ricordo più.
Amore dai,
dagli un senso tu
a questa scena,
scrivila tu la commedia.
Mi sento sai come Giuda
e non riesco più
a vivere come hai fatto tu.
Devo trovare una scusa…
Devo trovare una scusa…
Devo trovare una scusa…
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2. |
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RACCOGLI LE FOGLIE
(Massimo Messina)
Come ti vorrei,
senti che ti chiamo,
quando camminiamo soli
dove non passa il vento?
Io non so chi sei,
so che respiriamo
nello stesso sole rosso,
sotto lo stesso cielo.
Dimmi dove vai,
credi nel destino?
io ti sto vicino,
vivo dietro il tuo passo lento.
Sono un uomo solo,
scrivo il mio futuro,
frasi dietro un muro
e dentro
non so più cosa è giusto…
non so più cosa è giusto…
Qui non c'è nessuno,
solo noi e il profumo
dell'autunno che all'inverno
sta già cedendo il passo.
E la pioggia cade e va,
incessantemente e muore,
quando tocca il mare è come
se la inghiottisse un sogno…
se la inghiottisse un sogno…
Raccogli le foglie folli
spazzate dal vento
che il tempo non può capire,
che il tempo non può sfiorare.
Riscalda le mani fredde
bagnate dal pianto,
tu sola mi puoi guarire,
tu sola mi puoi salvare.
Sono disarmato,
non ancora arreso,
mi sono difeso troppo
e adesso sono stanco.
E che non resisto più
ai tuoi occhi tu lo sai,
ai sorrisi che mi fai?
Sento che sto morendo…
Svelami il segreto,
io non l'ho capito,
sono appena nato,
eppure mi sono già appassito.
Mi fa male e tu lo sai,
il tuo odore sopra il mio,
non so più che faccia ho io,
giuro, mi sto perdendo…
giuro, mi sto perdendo…
Raccogli le foglie folli
spazzate dal vento
che il tempo non può capire,
che il tempo non può sfiorare.
Riscalda le mani fredde
bagnate dal pianto,
tu sola mi puoi guarire,
tu sola mi puoi salvare.
Raccogli le foglie folli
spazzate dal vento
che il tempo non può capire,
che il tempo non può sfiorare.
Riscalda le mani fredde
bagnate dal pianto,
tu sola mi puoi guarire,
tu sola mi puoi salvare.
Come ti vorrei,
senti che ti chiamo,
quando camminiamo soli
dove non passa il vento?
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3. |
Sarai sempre tu (maxmex)
04:30
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SARAI SEMPRE TU
(Massimo Messina)
Ho deciso di guidare,
nel silenzio camminare,
oltre il buio qualche cosa c'è,
qualche luna per me…
Ho deciso di fuggire
coi miei sogni, di partire
verso un mondo che non seppi mai
e ora il sole è su noi.
Dentro me qualche cosa non va
ma sarai sempre tu
che mi sfiori i capelli,
che mi stringi le mani,
che accarezzi i miei sogni,
che mi svegli domani,
con quel dolce brusio
che la tua voce sa.
E sarai sempre tu
questa fretta che ho,
che non riesce a tenermi
ma la vita è cosi,
quando tempo ne hai
non ti bastano i giorni,
non ti cercano mai,
non ti bussano mai.
Sì, la vita è così.
Ho deciso di soffrire,
di provare e di fallire,
è un veleno che non scioglie mai,
brucia forte, lo sai.
Sento che sono un fiume che va
ma sarai sempre tu
a portare aquiloni
verso mondi lontani,
verso alberi e rami,
e noi siamo due foglie
che l'autunno farà
volteggiare e poi giù.
E vorrei farlo anch'io
quel rumore che fai
quando schiocchi le dita
e nel mondo ora è pace
e il silenzio respira
ma non sono capace.
Quante cose che sai,
quante cose che sei.
Sì, sarai sempre tu
quel dolore che ho,
questa gioia che gli occhi
non trattengono più.
Tu di tempo ne hai,
ci vediamo domani
e quando il sole andrà giù,
splendida mi dirai
che la vita è così.
Sì, la vita è così.
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4. |
Guarda e dimmi (maxmex)
04:37
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GUARDA E DIMMI
(Massimo Messina)
Guarda nel futuro
e dimmi se vedi una casa.
Guarda nei miei occhi
e dimmi se vedi una stella.
Guarda nel mio cuore
senza paura,
dimmi se è mattino
o è notte scura.
Guarda il mio destino
e dimmi se vedi una donna
con il suo bambino
che mi aspetta sotto la pioggia.
Guarda nei pensieri
e nelle mie mani,
dimmi se oggi è ieri
o è già domani.
E dimmi,
per me c'è una speranza?
E dimmi,
per me c'è una coscienza?
Guarda nei miei vetri
e dietro i muri,
tu vedi giorni allegri
o giorni scuri?
E un Dio, se c'è,
serve a qualcosa?
Un Dio, se c'è,
serve a una causa?
Guarda ora i miei solchi
e dimmi se vedi una guerra.
Guarda nei confini
e dimmi se c'è più una terra.
Guarda i miei silenzi
e i miei baccani,
i giorni più felici
sono lontani?
Guarda nei miei sogni
e dimmi se c'è una giustizia.
Vedi un po' di pace,
la fiaccola dell'amicizia?
Guarda nel mio cuore,
è ancora giorno?
Guarda bene
e dimmi che ritorno.
E dimmi,
per me c'è una speranza?
E dimmi,
per me c'è una coscienza?
Guarda adesso e dimmi,
io sono vivo?
Sono giù all'inferno
o in paradiso?
E un Dio, se c'è,
serve a qualcosa?
E Dio, se c'è,
è una mimosa?
E Dio, se c'è,
scorre nell'acqua?
E Dio, se c'è,
brucia nell'aria?
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5. |
Io voglio te (maxmex)
05:15
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IO VOGLIO TE
(Massimo Messina)
Io voglio te,
ma non vieni mai.
Io voglio te,
ma non vieni mai da me.
Vorrei andare avanti,
ma so che non riesco a stare in piedi,
io voglio te pochi minuti.
E il mondo tuo è così piccolo,
che ci starei in un angolo,
perché tu sei nella mia ombra,
sei nella luce bianca fuori da qui.
Ci incontriamo sotto casa,
alle sette della sera,
è dura, credimi, non parlarti mai.
Ed io non vedo l'ora
e finalmente, si respira,
io voglio te nella mia strada.
Ti cerco nei miei sguardi
e voglio te nei miei silenzi,
io voglio te senza paura.
Io voglio te, sei un giocattolo,
un'occasione, un miracolo per me.
Tu sei il nuovo mondo,
ma io sono soltanto un marinaio
e questo mare è il più profondo.
E vagherei mille secoli,
col mio lenzuolo dentro il cuore tuo,
perché tu sei quella mia stella,
sei quel rumore sordo dentro di me.
Ci vediamo sotto casa,
alle sette della sera,
ti prego aspettami,
non tarderò mai,
perché non vedo l'ora
e ci sei tu nella mia vita,
io voglio te senza una fuga.
Ti cerco negli istanti
e cerco te con gli occhi chiusi,
io voglio te senza una scusa,
io voglio te e non m'importa.
E cerco te nei mari aperti,
io voglio te, sei la mia onda.
Ti voglio nei sorrisi
e nei miei viali più ingialliti.
Io voglio te, non ho premura.
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6. |
Luce d'ombra (maxmex)
04:47
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LUCE D'OMBRA
(Massimo Messina)
Con te o nella notte scura,
la strada è la stessa,
non c'è differenza alcuna
tra la luna e la stella.
La luce si dà alla fuga,
il buio la incalza,
sfinita si arrende e sfuma,
è ombra ogni speranza.
Tu sei così,
fuggi da me,
ma sono ormai dietro di te,
ti prenderò
dovunque tu sarai.
Luce d'ombra arrenditi,
luce d'ombra.
Anch'io corro a piedi nudi
ma tu sei più svelta,
saltelli sull'erba fresca
come una gazzella.
Lontano non c'è futuro,
nessuno ti aspetta,
il tempo non ti consuma,
non c'è nessuna fretta.
Tu sei così bella per me
e se non lo sai,
chiedilo a me,
risponderò
e rossa tu sarai.
Luce d'ombra accenditi.
Luce d'ombra accenditi.
Vieni da me,
sarai così sempre,
dovunque sei.
Luce d'ombra vieni qui.
Luce d'ombra vieni qui.
Sempre così ti accenderai,
sempre con te vivrò
in tutti i giorni,
una storia favolosa.
Del vino o del tuo profumo
la botte è la stessa,
se mangio o se sto a digiuno,
credi, ha poca importanza.
La smania violenta infuria,
la forza ci manca
e sventola sul tuo viso stanco
bandiera bianca.
Tu sei così,
fuggi da me
ma sono ormai dietro di te,
ti prenderò
dovunque tu sarai.
Luce d'ombra arrenditi.
Luce d'ombra arrenditi.
Sempre per me sarai così,
sempre ti cercherò.
Luce d'ombra sono qui.
Luce d'ombra sono qui.
Sempre così mi piacerai,
sempre, in ogni istante
e tutti i giorni
è una storia favolosa.
E io ti aspetto qui,
nel buio tu apparirai
e fulgida fuggirai da me,
perché ogni tuo abbaglio
traccia una scia luminosa.
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7. |
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SENTI CHE TI CHIAMO?
(Massimo Messina)
Senti che ti chiamo
con tutto il fiato in gola?
Senti che ti amo?
non dire una parola.
Stringi le mie mani,
domani saremo due scie
fuse ormai nei cieli
e i giorni saranno bugie.
Amor mio, dov'eri?
la luce di una fiaccola
nei miei desideri,
vagavi forse sola?
Brucia nei miei fianchi,
domani saremo maree,
sabbie nei coralli,
paure e ipocrisie.
Lascia che sia così,
non ti fermare mai,
fammi guardare
tutte le cose belle che fai.
E se vuoi il sangue mio,
chiedi, te lo darei,
fammi toccare
tutte le cose belle che hai.
Strappa i miei capelli
e mordi la mia bocca,
amami coi denti,
finché respiro avrai.
Giura che lontano,
dovunque con te porterai
nel tuo corpo i segni
delle passioni mie.
Non ti fermare mai,
non ti fermare mai,
fammi sentire
quelle parole dolci che sai.
E non pregare Dio,
perché lo rifarei,
tutto il profumo,
l'ombra della tua pelle,
gli occhi tuoi sono miei.
Lascia che sia così,
non ti fermare mai,
fammi guardare
tutte le cose belle che fai.
E se vuoi il sangue mio,
chiedi, te lo darei,
tutto il profumo,
l'ombra della tua pelle,
gli occhi tuoi sono miei.
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8. |
L'abitudine (maxmex)
05:39
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L'ABITUDINE
(Massimo Messina)
Non bastano
le notti bianche tra le serrande,
l'abitudine è un vento
e le promesse appassionate,
bugie e scenate,
l'abitudine è un gioco.
Dura poco l'estate,
è inverno,
l'abitudine si alza e poi
gira sola per casa,
è dentro,
è il caffè nella tazza.
Tra schiaffi e baci,
pianti e sorrisi,
traccia confini,
l'abitudine è un solco.
E in questi anni
ha fatto il nido nel tuo sospiro,
l'abitudine è un falco.
L'abitudine cresce dentro
e si arrampica e in alto va
e fiorisce nel tuo cervello,
l'abitudine ha i rami in te.
L'abitudine fa da sé,
si cucina da sola e poi
lava i piatti e non passa mai.
L'abitudine sa già che
i desideri sono affrettati,
spenti e gelati,
l'abitudine è un fuoco.
Ma non lo senti
che sto soffrendo?
E le parole sono più corte,
le sere stanche,
l'abitudine è un sonno.
Ma non lo vedi
che sto morendo?
L'abitudine smonta il tempo
in migliaia di pezzi e poi conta
e il cuore tuo batte lento,
il silenzio si allunga.
Ma l'abitudine scappa se
con coraggio la affronterai,
il suo sguardo non reggerà,
dell'amore ha paura, sai?
E le tue gambe sono più belle,
i tuoi occhi stelle,
e mi sfugge il tuo volto.
Ma non lo senti,
ti sto chiamando?
E le tue guance sono più rosse,
le mani calde
e mi manca il respiro.
Ma non lo senti
che sto impazzendo?
E la tua pelle sembra di seta,
il tempo sembra
che ti sfugga di mano.
Ma non lo senti
che ti amo tanto?
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maxmex Palermo, Italy
Massimo Messina (Maxmex) è nato a Palermo il 1° luglio 1963.
Autore di musiche, testi, poesie e lucidi deliri,
realizza in solitario le proprie raccolte musicali.
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